Il pilota australiano, Casey Stoner, ha deciso di mollare a 27 anni ma aveva dimostrato un talento cristallino in pista. Ecco quali erano i suoi segreti.
Casey Stoner ha vinto due campionati in MotoGP, uno in sella alla Ducati e uno a bordo di una Honda. La più grande impresa del centauro della Gold Coast fu quella di trionfare in sella ad una Desmosedici che nel 2007 non era il bolide infallibile attuale. Il suo debutto con vittoria in Qatar sulla Rossa lasciò tutti senza fiato.
Lucio Cecchinello in una intervista ha dichiarato che portò in pista Stoner in sella ad una Aprilia. A Jerez de la Frontera l’australiano fece subito registrare dei tempi a mezzo secondo da Melandri, pilota ufficiale della Casa di Noale.
Ad ogni stop ai box la sua moto fumava nella zona posteriore. Gli fu detto che toccava troppo l’impianto frenante posteriore. Occorreva abbassare un po’ la leva e tornare indietro ancora. Ma nonostante i settaggi la sua moto fumava ancora e ancora. Ecco dove abita Casey.
La guida al limite di Casey Stoner
Il centauro non si risparmiava in pista. Questo dettaglio è importante perché fece capire ai tecnici lo stile di guida dell’australiano. In quel test giro dopo giro Casey si avvicinò ai tempi di Melandri, tornando ai box con il freno dietro che fumava sino a fondere le pastiglie.
“Allora mettemmo un sensore di pressione del freno nella telemetria e vedemmo lo stile di guida – ha spiegato Cecchinello – Dentro le curve entrava con il freno di dietro tirato, cominciava ad aprire il gas con il freno tirato e al cento per cento dell’apertura del gas aveva il 90% della pressione del freno di dietro tirato. E appena mollava il freno schizzava via la moto, in un’accelerazione incredibile. E questo stile di guida abbiamo capito che era il segreto di Casey Stoner per andare forte. E sono sicurissimo che la Ducati non la guidava nessuno, perché dicevano che in quel periodo, nel 2007, era molto scorbutica e lui riusciva a guidarla perché il controllo di trazione ce l’aveva nel piede“.
Il pilota spagnolo Hector Barberà: “Tutti noi, da Rossi fino a Espargarò, nel vedere le telemetrie di Casey abbiamo pensato che per migliorare non potevamo fare altro che imitare il suo stile, eppure, nel fare così non abbiamo fatto altro che peggiorare ulteriormente. Al momento, Stoner è il solo a essere in grado di guidare così“. Stoner è stato unico ed inimitabile nella storia della MotoGP.