Il destino sembra essere segnato, moto e scooter potrebbero presto essere un lontano ricordo, ecco perché e cosa sta succedendo.
Rinunciare all’auto per molti di noi può essere un’ipotesi addirittura impossibile da prendere in considerazione, soprattutto se si desidera essere indipendenti e non chiedere sempre a qualcuno un passaggio per i propri spostamenti quotidiani. Questo vale a maggior ragione per chi vive in un posto piccolo che non è servito dai mezzi pubblici, ma anche per chi non ha modo di utilizzare treni, tram o metropolitane per andare al lavoro.
Il possesso di una vettura non preclude certamente da quello di moto e scooter, che sono amati da tantissime persone di tutte le età, pronti a utilizzarli soprattutto quando la temperatura lo consente per avvertire la brezza dell’aria che si sente nel corso di un viaggio. Addirittura tanti mettono in garage per diverso tempo la macchina e preferisconi la comodità di questo genere di veicoli. Ma in futuro sarà ancora così?
Pensare di stravolgere i propri gusti o cambiare le proprie abitudini è davvero impensabile per alcuni, a maggior ragione quando si tratta del modo utilizzato per i propri spostamenti. A seconda del luogo che si deve raggiungere e della tempistica, infatti, si può scegliere di farlo in determinato, per questo se questa mossa si è rivelata comoda una volta non si vede perché sia necessario cambiare.
Questo vale anche per chi con l’arrivo della primavera e delle temperature più miti sceglie di ridurre l’uso dell’auto e di sostituirla con moto e scooter, mezzi che non sono certamente amati solo dai più giovani. Ben presto, però, la situazione potrebbe essere destinata a cambiare e in via definitiva.
Le mosse degli italiani anche in fase di acquisto sembrano essere cambiate. Nonostante ci siano tanti vantaggi ad acquistare un mezzo elettrico, dagli incentivi alla possibilità di non pagare il bollo, in pochi sono ancora propensi a farlo. A mettere in evidenza questo modo di agire sono i dati di ANCMA relativi a questi primi mesi del 2024: in pochi comprano moto e scooter se non endotermici, mentre ai vertici della classifica troviamo ben quattro minicar, ovvero Citroen Ami (omologato ciclomotore, 1673 unità immatricolate), Xev Yoyo (quadriciclo targato, 597 pezzi) e Fiat Topolino (ciclomotore, 532) e Aixam E-City (237).
Queste scelte potrebbero non essere casuali. Queste minicar, infatti, usufruiscono delle stesse agevolazioni previste per le due ruote, ma dimostrano come evidentemente tanti preferiscano ancora una macchina piuttosto che un ciclomotore, che può essere anche più rischioso se si dovesse avere un incidente.
La minicar potrebbe essere inoltre una soluzione adeguata non solo per i giovani, ma anche per le famiglie che hanno magari un’auto più grande, ma ne hanno bisogno di una seconda per i propri spostamenti quotidiani e desiderano qualcosa di non troppo ingombrante. Si rivela inoltre ideale anche se si ha un garage che di media grandezza, ma che non permette di ospitare due auto di grandezza “normale”. Insomma, a volte pensare a qualcosa che può essere ritenuto “insolito” non è detto sia un male.
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