Una brutta notizia per tutti gli italiani che utilizzano moto e scooter nella quotidianità: arriva un rincaro che non farà piacere a nessuno
La continua inflazione nel nostro paese colpisce ancora una volta le due ruote, con una nuova impennata dei prezzi. Adesso non è più così conveniente permettersi uno scooter o una moto per girare in città.
Il traffico nelle principali città italiane ha imposto ormai da tempo una modifica delle abitudini dei cittadini sul mezzo di trasporto. Per tutti coloro che preferiscono un modo privato per circolare di certo la variante a due ruote è da prendere seriamente in considerazione.
L’automobile può essere un ostacolo atroce a livello di tempistiche, soprattutto nelle ore di punta. Una volta c’era anche una grande convenienza nello spostarsi con moto o scooter, dovendo spendere meno sia per l’acquisto che per il mantenimento del veicolo. Ora però, da qualche tempo a questa parte i rincari sono stati davvero esagerati e anche una semplice polizza assicurativa è diventata un salasso.
Quello che si può risparmiare sul prezzo di listino bisogna restituirlo con gli interessi per l‘RC. Basti pensare che su moto e scooter il rialzo delle cifre da corrispondere alla compagnia assicurativa è stato dell’ordine del 10,4% per i motoveicoli e dell’8,2% per i ciclomotori, considerando gli ultimi 12 mesi. Tradotto significa spendere 232 euro in media per un motoveicolo e 161 euro per un piccolo scooter da 50cc.
Moto e scooter, le assicurazioni schizzano alle stelle: in un anno +10%
Il rincaro dei prezzi assicurativi è stato certificato dall’ANIA, ovvero l’associazione delle imprese del settore, nel suo ultimo report. Oltre all’aumento dell’inflazione è emerso come ci sia stato anche un “incremento del costo medio dei sinistri”. Se paragoniamo la situazione con quella delle automobili ci accorgiamo come le moto abbiano subito un aumento percentuale doppio alle quattro ruote (dove si registra un +5,2% nell’ultimo anno).
Chiaramente la media di aumento delle assicurazioni per moto e scooter non tiene conto perfettamente delle grandi differenze territoriali, visto che in alcune province i prezzi sono doppi rispetto ad altre (con alto tasso di incidentalità).
Il picco dei rincari si è registrato a partire da gennaio 2024, anche se la tendenza era iniziata esattamente un anno prima. Va sottolineato come si tratti di una pericolosa inversione di tendenza, visto che nel decennio 2013-2023 c’era stata una costante discesa delle cifre da corrispondere per l’RC. Vedremo se nei prossimi mesi la situazione tenderà ad un nuovo miglioramento.