Il mercato delle motociclette per la BMW si complica con l’esplosione di una due ruote, destinata a rubare un posto nella casella delle leggende: è già un must.
Circa trent’anni fa la Honda produceva una motocicletta che avrebbe rappresentato un balzo in avanti pazzesco per una due ruote del settore delle maxienduro. Si tratta della XRV650 Africa Twin, alla quale tempo dopo ha fatto seguito un’omonima, ovvero la CRF100L del 2016, dalle caratteristiche però del tutto diverse. Il trait d’union era rappresentato dallo spirito ‘True Adventure’. Nonostante la distanza dalla sua progenitrice, la motocicletta ha ottenuto comunque grande successo, sopratutto fra coloro che percorrono in sella lunghi tragitti e viaggi.
Quest’anno – nel 2024 – è arrivato il momento di riprendere l’idea originale e darle un futuro innovativo. La BMW difficilmente riuscirà a competere con la sua R1300 GS con la nuova motocicletta di Honda. Oltre alla versione ‘Adventure Sports’ con ruota da 19”, l’azienda ha riproposto l’Africa Twin stavolta CRF1100L ES in versione anche con ruota anteriore da 21”, sospensioni meccaniche e quella equipaggiata con sospensioni elettroniche Showa EERA™ (Electronically Equipped Ride Adjustment).
Una sorpresa per gli appassionati, che potranno contare su una vettura da cilindrata di 1.084 cc e potenza massima di 102 CV. Inoltre, la piattaforma inerziale IMU a sei assai prevede svariati ausili di guida come il controllo di trazione HSTC a sette livelli, cornering ABS a due modalità, anti wheelie a tre livelli. Sulla versione con cambio DCT influisce anche sui cambi marcia in curva. L’acceleratore è caratterizzato da sei Riding Modes, di cui Tour, Urban, Gravel, Offroad e due personalizzabili. Inoltre, è stato installato uno schermo TFT touch a colori che si connette ad Android e iOS più impianto in full LED.
Honda mette in difficoltà la concorrenza: il gioiello Africa Twin è tornato
Chi ha apprezzato la prima Africa Twin per il suo equilibrio, lo ritroverà grazie al telaio in acciaio con struttura a semi-doppia culla e telaietto reggisella in alluminio. Inoltre, quando si passa al gas, la risposta è immediata: prima, seconda e terza marcia si innestano serenamente. Nonostante i 244 kg di peso, la motocicletta risulta maneggevole con un serbatoio da 18,8 litri.
La guida a sua volta risulta comoda perché il manubrio ha la piega alta e la seduta ergonomica contribuisce a non stancarsi. La ‘Gran Prix Red’ prevede una sola versione di colore con cambio manuale e sospensioni meccaniche. La ES, invece, è disponibile in “Matt Ballistic Black Metallic” e nel “tricolour” composto da “Pearl Glare White” e “Glint Wave Blue Metallic”, sia con cambio manuale che DCT. Gli appassionati sono già in fibrillazione.