L’Oriente insidia la supremazia di Harley-Davidson tra le moto tourer. Il marchio che non ti aspetti e una potenza da brividi.
Harley-Davidson è da sempre sinonimo di lunghi viaggi in sella, accarezzati dal vento, attraverso strade solitarie, magari che appaiono senza fine come la famosa Route 66. Motocicletta per eccellenza dei veri biker tutto tatuaggi, giubbotto in pelle e rock a stelle e strisce, negli anni ha visto crescere le proprie rivali provenienti da ogni latitudine. Anche se resta ancora difficile non pensare subito a lei quando si parla di tourer, le avversarie sono altrettanto valide e alcune addirittura sorprendono, visto che le aziende produttrici sono storicamente specializzate in quattro ruote.
Un esempio ce lo fornisce una nota Casa cinese che dal 1984 è alleata di diversi brand di auto e che nel solo 2022 ha incassato ben 20 miliardi di euro con le sue vendite. Per tentare l’avventura motociclistica ha aperto uno stabilimento ad hoc e in occasione della Motor China Beijing International Motorcycle Exhibition ha mostrato al mondo la versione definitiva di ben due bolidi, differenti tra di loro per finalità e dimensioni.
Harley-Davidson ha una rivale e il nome è da non credere
Dietro al marchio Souo con cui vengono diffuse, si cela la Great Wall Motor, come detto, comunemente attività nel campo automobilistico. Le moto in questione sono la S2000 nelle declinazioni GL, ideale per portare passeggeri e bagagli, e la più snella ST.
Votate a macinare chilometri puntano a battere la competitor americana, così come la Honda, grazie ad un propulsore da otto cilindri e 2.000 cc di cilindrata, nonché provvista di cambio automatico a doppia frizione e otto marce.
Da bravi osservatori i designer del Paese del Dragone hanno preso in prestito alcune idee già viste sulle Gold Wing, a partire dallo chassis in alluminio pressofuso, con forcella Hossack davanti, un forcellone bibraccio dietro e un monoammortizzatore, tutto a beneficio dell’attrito di scorrimento, così da garantire una maggiore fluidità e manovrabilità del manubrio. I freni sono forniti dalla Brembo e nello specifico quello anteriore vanta un doppio disco con pinze ad attacco radiale. Esteticamente sinuosa, sfoggia gruppi ottici full-LED, con gli indicatori di direzione incastonati negli specchi retrovisori.
Il motore è un due litri con distribuzione a doppio albero a camme in testa e ospita nella zona sottostante la trasmissione, in modo da diminuire la lunghezza dello stesso. Ricca di dotazioni, non è stato ancora reso noto il prezzo.