L’iconica moto italiana ha una sosia e sembra proprio una clonazione bella e buona. Prodotta in Cina, ora è sul mercato a prezzi stracciati.
La guerra ai cloni nel mondo dei motori è sempre aperta e a dar battaglia continua ai modelli italiani ci sono sempre le aziende cinesi, pronte ad imitarli e a rivenderli a bassi costi. Anche l’esemplare che andremo a presentarvi di seguito sembra proprio esser simile a un’iconica moto italiana.
Nondimeno, era già successo in passato di vedere atteggiamenti simili da parte delle aziende asiatiche e c’è anche chi si è mosso legalmente per tutelare il marchio. Fu la Piaggio, nel 2021, ad avvalersi della sentenza del Tribunale di Torino, il quale riconobbe che “il suo design è da tutelare” (Boccadutri.com).
Questa volta, invece, ad esser imitata è stata l’iconica motocicletta della Moto Guzzi, la V85 TT, la quale sembra essere identica a quella da poco prodotta. Possiede appena 5 anni, giacché è andata a sostituire nel 2019 la NTX, montando un nuovo motore adatto a un modello da enduro di media-grossa cilindrata. Il modello finito sotto l’occhio del ciclone è il V 750 Defender, ben fatto e con una dotazione che sembra essere di qualità.
La moto cinese che ha sconvolto gli appassionati italiani
Chiunque conosca la V85 TT della Moto Guzzi, può ritrovare nella V750 Defender tantissimi dettagli di somiglianza. Si tratta di un modello che all’apparenza sembra proprio esser fatto bene, pesa 409 kg ed è dotato di ABS su tutte e tre le ruote che monta.
Gli amatori della Moto Guzzi, però, sono rimasti sconvolti anche dal prezzo della Changjiang V 750 Defender, visto che costa appena 8.900 euro. La V85 TT della Moto Guzzi, invece, ha un prezzo che si aggira intorno ai 14 mila euro, in base ai tre allestimenti presenti: Originale, Tavel e Guardia d’Onore.
La Changjiang V 750 Defender monta un motore bicilindrico a V trasversale, noto come marchio di fabbrica proprio della Moto Guzzi. In più, è raffreddato ad aria ed è da 750 cm³, fatto che attesta quanto abbia preso spunto dalla crossover di Mandello. La motocicletta cinese offre un’ampia gamma di accessori, oltre a varie opzioni di personalizzazione.
Al momento, importatori e rivenditori sono parecchio interessati a questo esemplare, ma solo il tempo ci dirà quanto sarà apprezzato da parte della clientela e se il marchio italiano potrà muoversi per vie legali proprio come ha fatto la Piaggio.