Non è tutto oro quel che luccica; anche queste motociclette ambitissime dai centauri hanno i loro problemi, addirittura, ne avrebbero cinque che le rendono un terno al lotto.
L’affidabilità e la solidità sono due caratteristiche di cui un buon centauro non può fare a meno, specie se viaggia tanto con il proprio bolide o ama lo sterrato e il motocross di tanto in tanto. Un motivo per cui i richiami fanno tanta paura ai clienti dei principali marchi produttori di due ruote e per cui ad oggi le case produttrici si impegnano a fondo per proporre motociclette solide, affidabili e che non lascino a piedi al primo difetto meccanico.
Ovviamente però, la cosa più difficile per i costruttori è assicurarsi che anche le motociclette di nuova generazione siano altrettanto affidabili. Si perché l’arrivo di nuove tecnologie rende le due ruote in un certo senso degli esperimenti sul mercato: se non si fosse capito, ci stiamo riferendo a quei modelli che non usano motori termici tradizionali come quelle elettriche – sempre più diffuse – ma anche quelle a idrogeno o con altri sistemi di propulsione moderni.
Oggi scopriremo quali sono le maggiori perplessità dei conducenti di questi veicoli. O i motivi per cui i semplici appassionati che magari darebbero volentieri una chance al nuovo si sentono ancora restii a provare ad acquistare una moto elettrica o con un motore diverso dal roboante due cilindri a cui sono abituati da sempre.
Usare la propria moto quando si vuole senza limitazioni è un fattore di enorme libertà: non vi sorprenderà quindi sapere che con un tempo di ricarica vicino alle tre ore nel migliore dei casi – la fonte è Komaki Electric Vehicle – molti centauri storcono il naso al pensiero di non poter inforcare subito la loro motocicletta per un giro se non è carica. Parlando di ricarica, molti centauri sono anche preoccupati per la presenza non ancora così capillare di colonnine di ricarica che rischierebbe vuoi o non vuoi di lasciarli a piedi sul più bello.
Altri fattori che frenano i centauri, stando ai dati, sono l’alto costo di questi mezzi con una delle prime motociclette elettriche prodotte negli USA come la Livewire che ha un costo di ben 34.200 euro, paragonabile a certe edizioni limitate di Ducati. Peccato che non potrete raggiungere le stesse prestazioni: correre troppo significa infatti scaricare prima la batteria della moto, con logiche conseguenze!
Per finire, la perplessità sul modo in cui vengono costruite e smaltite le batterie di questi mezzi blocca anche i motociclisti più ambientalisti. Va detto che girano molte fake news sull’argomento e che servirebbe un articolo a parte per affrontare il discorso. In ogni caso però, i centauri hanno preso molto a cuore questa questione tra le altre.
Di fronte a queste motivazioni, è facile capire perché il concetto di motocicletta elettrica fatichi ancora ad attecchire nel nostro paese. Negli vanno gli scooter elettrici che in media, risolvono molti di questi problemi: costano molto meno, si ricaricano nel giro di pochi minuti, non hanno bisogno di un’alta velocità di punta e si possono spesso ricaricare a casa, oltre ad usare batterie molto piccole e facili da smaltire per i produttori.
Cosa guida Valentino Rossi lontano dalle piste? Un modello che riflette il suo lato più…
Gli accessori per motociclisti più utilizzati in Italia riflettono un mix di sicurezza, comfort e…
Yamaha T-Max e Honda SH si contendono il mercato degli scooter, ma qual è il…
Matteo Salvini e la passione che non ha mai nascosto al pubblico: un lato meno…
Le novità di EICMA 2024 celebrano il meglio del motociclismo: modelli iconici, innovazioni elettriche e…
Un viaggio nei record di Marc Marquez in MotoGP, dalle sue vittorie ai primati che…