La Yamaha si dimostra essere sempre all’avanguardia nelle soluzioni tecniche delle sue moto e ora arriva l’ennesima conferma
La casa dei tre diapason ha sviluppato un altro sistema che è destinato a fare strada tra i modelli stradali. Un brevetto che consentirà di avere un netto miglioramento alla guida e di cui probabilmente non si potrà più fare a meno.
Per quanto riguarda la guidabilità delle moto da strada molto spesso le soluzioni che vengono adottate provengono dal Motorsport. Le MotoGP o le derivate di serie della Superbike sperimentano delle novità tecniche che poi a ricasco arrivano anche sulle due ruote comuni. In questo ambito la Yamaha ha sempre giocato d’anticipo, provando a sperimentare delle accortezze tecniche di grande aiuto per la guida dei suoi modelli più riusciti. A quanto pare anche questa volta sembra esserci stato un salto in avanti per quanto concerne le sospensioni e la fase di frenata, grazie ad un nuovo brevetto che fa già sognare gli appassionati dei tre diapason.
Quando parliamo di frenate brusche e improvvise con una moto da strada parliamo ovviamente di sicurezza e di rischio di incidenti. Avere un’anteriore il più solido possibile in determinate circostanze è la cosa più importante, per evitare dei saltellamenti che renderebbero tutto più complicato. Con l’ultimo brevetto depositato dalla Yamaha negli scorsi giorni questo non sarà più un problema, anzi. Sono in arrivo delle accortezze confortanti per le sospensioni.
Grazie all’esperienza maturata in MotoGP la Yamaha ha studiato un nuovo brevetto per la gestione elettronica delle sospensioni, in grado di annullare il saltellamento in frenata. Inizialmente questa tecnologia sarà adottata per i modelli R1, MT-09 e R6. In realtà questa nuova soluzione coinvolge sia i freni idraulici che il carico delle molle delle sospensioni.
Verrà distribuita in modo intelligente la frenata tra anteriore e posteriore, rendendo tutto più semplice per il centauro. Si tratta in poche parole di un’evoluzione del sistema di sospensioni elettroniche già in voga da tempo. Al momento non sappiamo quando verrà ufficialmente introdotto sulle moto stradali in commercio, ma si immagina che non ci sia un intervallo di attesa troppo lungo. Di certo in molti non vedranno l’ora di provarlo, anche per migliorare la propria sicurezza alla guida, oltre alla confidenza con il proprio anteriore.
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