Tra icone del Motorsport ci si intende e Franco Uncini è tra le leggende del motociclismo. Ben prima della nascita di Valentino Rossi faceva impazzire gli avversari in pista.
Il Motomondiale è ricco di storie e personaggi che hanno ridefinito i canoni delle sfide motociclistiche. Il marchigiano iniziò a farsi notare in pista in sella ad una Laverda 750 SFC, nella classe 750, conquistando la Coppa Campidoglio del 1974 sul tracciato di Vallelunga. Il suo debutto nel Motomondiale avvenne nel 1976 con la Yamaha, con cui gareggiò in 350 e in 250, registrando la sua prima vittoria nel Gran Premio di Spagna.
Nel suo lungo percorso ha gareggiato anche per l’Harley Davidson, con cui vinse due gare nella quarto di litro. Dotato di un carattere molto deciso, Franco Unici venne sostenuto dalla Suzuki nel grande salto nella classe regina.
I primi risultati non furono all’altezza delle sue ambizioni, ma nel 1982 il centauro di Civitanova Marche si impose con 5 vittorie e 2 terzi posti. Il suo stile sarebbe paragonabile a quello di tanti giovani moderni dalla struttura leggera.
Il Motomondiale ammirò le gesta di Uncini sino al 1985. Per Suzuki furono anni d’oro con 7 titoli Costruttori consecutivi. Un dominio impressionante che esaltò le performance delle moto giapponesi.
Per quasi un ventennio è rimasto l’ultimo campione del mondo italiano della top class sino a quando non salì in cattedra un altro marchigiano, conosciuto all’anagrafe con il nome di Valentino Rossi. Sapete chi è stato il manager di Valentino Rossi? Scopritelo in questo approfondimento!
Ai microfoni di TuttoMotoriWeb.it, in una lunga intervista rilasciata al direttore Antonio Russo, il campione del mondo 1982 ha trattato diversi argomenti. La sua passione per le moto è cominciata, come tanti altri ragazzi a 14 anni.
“Dal cinquantino a 16 anni passi al 125 e a 18 anni, quando invece dovevo prendere la patente, mio padre voleva comprarmi la macchina e io furbamente, visto che già sognavo di correre, ho chiesto la moto e alla fine sono riuscito con l’aiuto di mia madre e di mio fratello a convincere mio padre a comprarmi la moto“, ha confessato Uncini.
“Cosa hai provato quando Valentino Rossi ti è subentrato? In realtà Valentino Rossi mi ha fatto un doppio dispetto. Sino a quel momento lì, quindi per 19 anni, sono rimasto l’ultimo campione del mondo italiano nella classe 500. Una volta che mi ha battuto un italiano ho pensato che almeno sarei rimasto l’ultimo marchigiano e invece no, anche se solo per pochi Km Tavullia è nelle Marche. A questo punto sono rimasto l’ultimo campione del mondo della classe 500 di Recanati“, ha chiosato Uncini.
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