Il pilota spagnolo Lorenzo racconta una storia che nessuno sapeva che lo ha profondamente segnato, tornando indietro nel tempo.
Il mondo della MotoGP sa essere competitivo, spietato sotto certi punti di vista con i piloti che vengono sposti ad un’attenzione mediatica enorme. Non sempre questa è una bella cosa, soprattutto quando la loro vita privata o addirittura quella familiare finiscono sotto i riflettori. Sotto questo punto di vista, uno storico campione ha qualcosa da raccontare che risale ad anni fa.
Il pilota in questione è un pluricampione del campo, segno che nemmeno i piloti più forti e vincenti sono al sicuro dal duro mondo che ruota attorno a questo tipo di competizione. Si tratta infatti di Jorge Lorenzo, classe 1987 e pilota spagnolo capace di assicurarsi ben cinque mondiali iridati in diverse categorie del Motomondiale che nell’anno 2015 ha vissuto un vero calvario.
Ritiratosi nel 2019, il campione va oggi raccontando per podcast ed interviste gli episodi salienti che hanno segnato la sua straordinaria carriera, anche se come vedremo a breve, non tutti sono felici o piacevoli da raccontare. In particolare, ciò che successe a lui – e a sua madre – una decina di anni fa prima di una gara è tutto meno che un bel ricordo per il nostro pilota.
Il mondiale del 2015 ha lasciato una profonda cicatrice nella psiche del campione che ricorda come perfino nel circuito casalingo dei piloti spagnoli, Valencia, quell’anno regnasse una profonda antipatia verso Marc Marquez, campione in carica che però correva con Honda quell’anno e lo stesso Lorenzo per il solo motivo di essere suo compatriota.
L’anno precedente il dominio nel motomondiale era tutto spagnolo e i tifosi rivali non avevano preso con la dovuta sportività questo avvenimento: “Dovevano essere i momenti più belli della mia vita. Invece, i tifosi ci insultavano perfino nel nostro paese. C’era questo gruppo di 20, 30 persone che urlavano che avevamo rubato il mondiale. Insultavano mia madre e la mia migliore amica”, racconta sul canale YouTube The Wild Project il pilota, ancora arrabbiato per quanto accadde.
Quell’anno, nonostante gli insulti diretti a sua madre – qualcosa che nessun atleta dovrebbe mai vivere – il pilota si prese una bella rivincita portandosi a casa il mondiale inforcando la propria Yamaha: un episodio comunque orribile che pochi conoscevano e che il campione non ha di certo dimenticato neppure oggi che ha smesso con le corse.
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