Honda rinnova la propria gamma con proposte decisamente interessanti. Alcuni modelli non erano mai usciti in Europa.
Non è stata certo con le mani in mano in questi mesi la Honda che, tra quest’anno e quello venturo rilascerà una serie di motociclette per tutti i gusti e tutte le tasche. La novità più importante strizza l’occhio a chi cerca un mezzo agile con cui divertirsi perlopiù su sterrato. Rispetto alla versione precedente quella aggiornata di cui andremo a parlare è caratterizzata da uno chassis in alluminio per il 70% inedito. Nuova anche la semi-culla, così come le traverse di rinforzo e le piastre privot.
Il tutto per favorire la rigidità torsionale e quella laterale a beneficio della stabilità in centro curva. La forcella da 49 mm è della Showa, così come il monoammortizzatore.
Sono invece stati mantenuti uguali i cerchi in alluminio, mentre è stata modificata la pinza del freno anteriore a doppio pistoncino sviluppata direttamente dal team HRC per il Mondiale Motocross. Tra gli sviluppi più interessanti, citiamo i pistoncini e le nuove sedi per le guarnizioni ad implementare l’efficacia della frenata.
Ad animare la CRF 250R YM25 c’è un nuovo albero motore rivisto sia per quanto riguarda i flussi di alimentazione, sia quelli di scarico. E’ stata creata maggiore rigidità sul perno della biella e l’aspirazione è più diretta. Ugualmente anche lo scarico è stato reso più fluido nel percorso dei gas.
Un restyling sostanziale è stato operato pure sul pacchetto elettronico, con l’utilizzo del controllo di trazione HSTC preso in prestito dalla CRF 405R, con tre modalità di utilizzo. Dal punto di vista estetico è stata messa mano ai convogliatori e ai fianchetti laterali, con l’introduzione altresì di una nuova grafica.
La vera operazione di rinnovamento riguarda però il rilascio, per la prima volta nel Vecchio Continente della CRF250RWE e della CRF450RWE che affiancheranno le proposte del 2025. Entrambe provviste di silenziatore Yoshimura e filtro dell’aria TwinAir per migliorare la gestione di aria e benzina in entrata e dei gas di scarico in uscita. Sono stati inoltre rafforzati l’erogazione e la potenza.
Da segnalare l’ammortizzatore singolo con l’asta del pistone trattata in titanio per meglio resistere all’usura. Lo stesso è stato adoperato per lo stelo della forcella. Al di là delle variazioni di colore, la variante meno potente sfoggia una nuova frizione idraulica, mentre quella più prestazionale monta un cestello, sempre della frizione, più resistente.
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