Tutti a caccia degli scooter low cost. Con pochi euro ti accompagnano nelle commissioni quotidiane togliendoti molte preoccupazioni.
Il mercato delle due ruote sta raccogliendo parecchi frutti in Italia, specialmente per quanto riguarda i veicoli tradizionali equipaggiati con motori endotermici. Non a caso nel 2023 rivelatosi come il Paese al mondo con il maggior numero di motociclette circolanti di tutte le categorie, anche quest’anno si sta confermando non da meno. Stando ai dati diffusi dall’ANCMA però, non tutte le proposte presenti in concessionario sono amate dai nostri connazionali.
Nella fattispecie se le moto elettriche stanno andando alla grande, con addirittura un +60,4% rispetto a questo periodo di un anno fa, tutti gli altri mezzi a batteria non solo hanno subito un calo, ma pure importante. Il costo d’acquisto non paragonabile a quelli classici certo non aiuta e in più nuovi sistemi di mobilità si stanno diffondendo in maniera sempre più capillare, tanto da aver preso il sopravvento sugli acquisti.
Richieste da record per gli scooter low cost, il loro segreto
Se si va a visionare il report prodotto dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility il noleggio di scooter per muoversi da un punto all’altro della città senza avere l’impegno di una proprietà ha toccato i 4,4 milioni, con un +39% di chilometri percorsi.
Ad offrire il servizio lungo lo Stivale è la Pikyrent, una start-up nata nel 2022 con sede a Bari, che ha messo a disposizione degli utenti 50 quadricicli leggeri e 100 motorini, ovviamente a zero emissioni. Come detto, si tratta di un sistema di spostamento indirizzato a chi non ha grandi esigenze ed infatti in media la durata dello sharing va dai 15 ai 20 minuti per un massimo di 5 km percorsi. Sempre secondo l’analisi condotta è emerso che i consumatori più assidui sono uomini tra i 20 e i 30 anni, con livello di istruzione elevato.
Conveniente grazie al servizio per-per-use-, per cui si paga solamente per il tragitto affrontato, è comodo perché permette di entrare nei centri storici e nelle zone a traffico limitato. In più, e anche questo è un dato importante, specialmente se si pensa al periodo nero che stanno vivendo i taxi, ovvero che ben l’84% delle persone che sono abituate a usufruirne si aspetta di trovare un motorino entro 500 metri dal luogo in cui si trova e il 50% addirittura restringe la distanza a 200 metri, ciò significa che per merito di una dislocazione mirata, il fornitore è stato in grado di coprire i bisogni dei più.
