La stagione di Fabio Quartararo è iniziata nel peggiore dei modi. Fare peggio dello scorso anno sembrava difficile e, invece, il francese c’è riuscito.
Per colpe non imputabili al suo stile di guida Fabio Quartararo si è ritrovato, spesso, sul fondo dello schieramento nei primi GP dell’anno. La casa di Iwata non è da tempo il punto di riferimento in pista, ma i progressi degli avversari mettono ancor più in risalto le mancanze tecniche della M1. I costruttori europei, Ducati in primis, volano mentre in Giappone stanno affrontando una crisi senza precedenti.
La Yamaha, solo 3 stagioni fa, era all’apice in ogni categoria del motociclismo. Nel 2021 Fabio Quartararo conquistò il Mondiale in MotoGP e in SBK la spuntò Toprak Razgatlioglu. Oggi il rider francese deve sperare di chiudere nella top 10 per dirsi soddisfatto di un fine settimana. Ha concluso nei primi 10 in sole 4 occasioni, tra SR e GP. Ad Austin la M1 è stata modificata in molti aspetti, ma i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative. Le ricadute sul mercato non sono state positive.
La tappa del Mugello era attesissima ma è finita nei peggiori dei modi. Dopo la caduta nella SR, Quartararo ha chiuso al diciottesimo posto in gara. Un ritmo indecoroso se paragonato a quello tenuto dalle Ducati, dalle KTM e dalle Aprilia. Si è solo perso tanto tempo e l’impatto di Alex Rins, al posto di Franco Morbidelli, è stato altrettanto deludente. El Diablo sta provando a continuare a credere nel progetto, altrimenti non avrebbe firmato un contratto pluriennale ma di elementi positivi ve ne sono veramente pochi.
Yamaha, una nuova speranza all’orizzonte
Per crescere nella classe regina la casa di Iwata avrebbe bisogno di tornare ai fasti del passato con un team satellite di assoluta affidabilità. In tal senso le voci sull’acquisizione di Pramac, sempre fedele a Ducati, sono una notizia spettacolare, ma di ufficiale non c’è nulla. Il direttore del team Massimo Meregalli ha rivelato al sito della MotoGP che la M1 svolgerà dei test l’11 e il 12 giugno sul Circuito Ricardo Tormo a Valencia.
“Purtroppo, non siamo riusciti a fare nulla di quello che stavamo pianificando di fare [al Mugello] – ha annunciato il tecnico – Fortunatamente dieci giorni fa abbiamo deciso di organizzare un altro test a Valencia poiché il Gran Premio del Kazakhstan è stato rinviato. Speriamo che lì saremo in grado di valutare tutte le cose che eravamo supposti fare a Mugello. Solo Fabio e Alex (saranno presenti al test, ndr), perché come sapete Cal ha subito un intervento chirurgico e ha un recupero piuttosto lungo, quindi non possiamo contare su di lui“.