A novembre 2011 la FIM (Federazione Internazionale di Motociclismo) ha decretato che a partire dal 2012 la categoria della classe 125 diverrà Moto3. La variazione del nome è stata suggerita dal cambio della cilindrata, che non sarà più contenuta a 125 cc; i vincoli riguarderanno infatti più in generale le caratteristiche del mezzo.
L’avvento della nuova classe renderà obbligatoria l’adozione di un motore da 250 cc 4 tempi monocilindrico aspirato, dotato di pistone di tipo tradizionale con diametro che non può superare gli 81 mm. Il sistema di distribuzione non potrà andare oltre le 4 valvole e la distribuzione dovrà essere a catena; il regime massimo sarà vincolato ai 14000 giri al minuto, mentre non potranno essere utilizzati sistemi al fine di ottenere la variazione della distribuzione. Il cambio non potrà prevedere più di 6 marce e non sono consentiti sistemi elettro – attuati per la frizione.
Il peso minimo di moto più pilota dovrà essere di 148 chilogrammi, le sospensioni non potranno essere attive, non è accettato l’uso dei dischi freno in carbonio, mentre i cerchi saranno da 17 pollici. L’alimentazione non potrà beneficiare dei sistemi a lunghezza variabile ed il comando gas dovrà essere meccanico; saranno consentiti 2 iniettori al massimo con una pressione d’esercizio pari a 5 bar. Lo scarico non potrà essere a lunghezza variabile; il massimo rumore accettato sarà pari a 115 dB/a. La centralina ECU sarà unica per tutti, e dovrà essere quella ufficiale omologata dalla federazione; sarà fornita dall’azienda italiana “Dell’Orto“. I sistemi di controllo di trazione saranno ammessi, così come quelli di partenza assistita. Il fornitore di benzina sarà unico (ENI); il carburante sarà caratterizzato da 100 ottani. Il fornitore dei pneumatici, anche in questo caso unico, sarà la Dunlop.
Una moto3 ha già esordito con successo nel motomondiale nella penultima gara della stagione appena conclusasi: si tratta della Honda NSF 250R a quattro tempi, condotta da Miguel Oliveira, che ha battuto la concorrenza delle altre 125cc., precedendo il secondo classificato di 5 secondi. Anche le prime prove per la preparazione della nuova, rivoluzionaria stagione, parlano di una classe sicuramente più veloce rispetto alla precedente 125.
Con questi presupposti c’è da aspettarsi ancora maggior interesse e divertimento, con le “piccole moto” che crescono.
Corrado Cecchinelli, direttore tecnico MotoGP ha inoltre motivato la scelta del cambio adducendo anche motivazioni di carattere economico.