MotoMorini ha sfruttato la base della X-Cape 650 per creare un nuovo imperdibile gioiello. Tanti i suoi punti di forza.
L’obiettivo era realizzare un veicolo semplice e accessibile dal punto di vista economico, quanto della praticità così da abbracciare una utenza più ampia e MotoMorini è riuscita nell’intente. Ispirandosi dal punto di vista meccanico alla crossover X-Cape 650 ha dato vita ad una motocicletta leggera e con sella bassa (l’altezza è di 810 mm), in modo da essere adatta a chi l’acquista per i normali spostamenti quotidiani. Due sono le varianti che il costruttore italiano ha voluto lanciare: la prima sposa uno stile più stradista e pensato per chi si muove solo su asfalto, la seconda, invece, è una scambler che allarga lo spettro delle superfici ed è indirizzata ai centauri più avventurosi.
Entrambe sono equipaggiate di un bicilindrico in linea da 649 cc in grado di scaricare sull’asfalto fino a 61 cv, lo chassis è ugualmente a traliccio in acciaio, con sospensioni della Kayaba regolabili, una forcella a steli rovesciati, il monoammortizzatore privo di leveraggi e un forcellone in alluminio. Condivisa anche l’escursione, sebbene la versione più versatile presenta un assetto più morbido, mentre sulla bilancia abbiamo una discreta differenza visto che pesano rispettivamente 208,6 e 212,4 kg con pieno di carburante.
MotoMorini non è solo la X-Cape, ecco il modello imperdibile
A frenare sia la Seiemmezzo STR, sia la SCR è un impianto della Brembo, con doppio disco da 298 mm all’anteriore e uno doppio da 255 posteriore. Lunghe 2,15 metri e larghe 820 mm, vantano un serbatoio dalla capacità di 16 litri e gomme da 18 pollici davanti e da 17 dietro. Provviste di ABS, non mancano dotazioni tecnologiche come il display TFT a colori collegabile con il proprio telefono.
Osservati i punti in comune, soffermiamoci ora sulle differenze; intanto esteticamente parlando le colorazioni sono diverse, quindi sulla Scrambler sono stati inseriti un cupolino sopra al fanale e un parafango alto. Le coperture sono ovviamente semitassellate della Pirelli MT60 RS, mentre il manubrio è rialzato e più largo per gestire meglio la scarsa aderenza. In quest’ottica è stata adattata anche la sella, ben imbottita e comoda.
Sulla versione Strada, invece l’altezza minima da terra è compensata dalla piega del manubrio che permette di guidare con il busto eretto e di avere una buona visuale. Con garanzia di 3 anni prevedono un esborso di 6.990 euro e di 7.390 euro.