Vorresti cambiare scooter senza cambiarlo davvero? Adesso è possibile in poche e semplici mosse. I dettagli.
Quante volte nella vita capita di rendersi conto che il mezzo di trasporto personale con cui ci si sposta ogni giorno meriterebbe di essere sostituito? Magari non molte, però succede e non sempre è facile accettare di privarsi di quello che è stato a lungo un compagno di viaggio. Vuoi per una mera questione economica, vuoi per affezione e ricordi, salutare è sempre dura. Ebbene, per chi sa di avere tra le mani uno scooter obsoleto e per nessuna ragione al mondo desidera disfarsene, c’è una bella notizia. A partire dal prossimo settembre verrà messo in vendita un pacchetto per rivisitare il proprio motorino in chiave moderna.
Per il momento sarà applicabile solamente su quelli a marchio Honda, Yamaha e Piaggio, ma entro la fine del 2024 i costruttori interessati aumenteranno di numero. Qualcuno davanti a tale opportunità potrebbe storcere il naso, visto che la legge impedisce di mettere mano a componenti chiave di qualunque veicolo stravolgendone l’essenza. Effettivamente sarebbe così, ma grazie ad una normativa fresca di approvazione sotto la denominazione di “Sistema di Riqualificazione Elettrica”, renderà fattibile e legale ritoccare i motocicli e i ciclomotori di categoria L con velocità massima di 45 km/h.
Basta un kit per trasformare il tuo scooter, ecco come fare
Ovviamente non si può stravolgere la parte legata alla sicurezza, ma per il resto con il cosiddetto Talet-e ci si potrà regalare un e-scooter senza veramente acquistarlo. Dietro a questa idea c’è un principio base, ossia l’esigenza di fare sempre più riferimento alle energie rinnovabili dando vita ad un’economia sempre più circolare e orientata al riuso, in modo da abbattere gli sprechi.
Ma come si fa a rendere operativa la modifica? Basta rimuovere la carenatura, smontare il propulsore, il carter della trasmissione, lo scarico, il serbatoio e il cablaggio, quest’ultimo da sostituire con quello ad hoc per un’unità a batteria. A quel punto si procede con il montaggio del nuovo propulsore e di tutte le sezioni elettroniche sullo chassis, oltre agli accumulatori fissi ed estraibili. Prima di rimettere il sede la carenatura è consigliabile un test. Un’operazione alla portata di tutti, o quasi.
Il kit, dal prezzo di 2.500 euro è composto per l’80% da pezzi in comune, mentre il restante 20 è personalizzabile. Chiaramente completata la conversione sarà necessaria una nuova carta di circolazione.