Gli appassionati stentano a crederci, eppure l’azienda ha preso una decisione inaspettata: mai più la vedremo circolare in strada.
L’ultimo appiglio era rimasto il mercato giapponese per continuare a vedere sul mercato un modello di motocicletta che nel corso degli anni da ammiraglia carenata aveva affascinato il pubblico degli appassionati e la clientela affezionata. Per molti anni l’opinione generale non ha faticato a riconoscerla in qualità di super-sportiva più potente in assoluto. Fino a una lenta e progressiva scomparsa dai vari listini, l’ultimo in ordine è proprio quello giapponese.
Il motivo per il quale in Europa la motocicletta è stata dismessa dal mercato è da ritrovarsi nelle normative più recenti, anti-inquinamento. Queste spingono le aziende produttrici a rinnovare di tanto in tanto i modelli, evolvendo nelle caratteristiche in linea con le necessità di ridurre le emissioni nocive nell’ambiente. In tal senso l’Euro5 è stata la “condanna” definitiva per una delle due ruote Suzuki più amate.
Su tratta della GSX-R 1000, che nel Vecchio Continente è stata stroncata da tempo. Ma ad oggi è fuori anche dal mercato giapponese: è praticamente scomparsa dal listino modelli del sito Suzuki Japan. Una sorpresa in negativo, se si considerano i numeri sia di vendite le sue peculiarità. Passiamone in rassegna alcune e le sue tappe nel tempo.
La prima GSX-R1000 è apparsa nel 2001 nei listini e vi è rimasta fino al 2007, con la sola eccezione nel 2004 come più efficace super-sportiva sul mercato. Nel 2003 viene realizzato un passo in avanti importante con la K3 che presenta 147,8 CV, lasciando dietro le concorrenti. Dopo che queste si mettono rapidamente in pari, per la Suzuki vi è un momento di stallo, dal quale si riprende nel 2005 con la K5, che ha fatto la storia attraverso i suoi 158,4 CV alla ruota. Da quel momento è un crescendo e una conferma assoluta.
Le ultime grandi sorprese della GSX-R sono state riservate fra il 2017 e il 2018, quando si presenta con 202 CV dichiarati della nuova versione e successivamente realizza la GSX-R1000R dedicata alla pista. La divisione italiana in occasione dell’edizione speciale crea appena 20 esemplari in collaborazione con le migliori aziende del mercato per le parti da assemblare. Yoshimura per l’elettronica e lo scarico, Öhlins per la ciclistica e Brembo per i freni. Si annovera anche il contributo fondamentale di Dunlop, Motul, Extreme Components e Bonamici Racing. Così la moto raggiunge a 212 CV per 168 kg. Un’emozione incredibile, l’ultima prima della conclusione lenta di una fantastica impresa.
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