Chi ama l’avventura su sterrato e non disdegna fango e salti, con la nuova Husqvarna può divertirsi grazie ad un mix di potenza e agilità.
Con l’arrivo della bella stagione dilettarsi nel motocross diventa ancora più bello. Certo, ovviamente bisogna essere patiti del genere, ma sicuramente, se non si ha paura di sporcarsi il divertimento è assicurato. Così, proprio per agevolare questo bisogno di adrenalina, Husqvarna ha rilasciato una nuova moto in quattro differenti cilindrate, 125, 150, 250 e 300 cc, che sarà a disposizione degli utenti soltanto nel 2025.
Diversi i ritocchi apportati a partire dall’estetica, con un ritorno alla colorazione più tradizionale, con bianco preponderante e tocchi blu e gialli, e dai convogliatori ridisegnati in modo da migliorare l’ergonomia della sella. Per quanto riguarda proprio la seduta, questa è stata sollevata di 5 mm, a svantaggio di chi ha una statura più bassa, e i bordi sono stati arrotondati, a beneficio dei movimenti e di un passaggio più agevole da seduti a in piedi. Di ottima fattura lo chassis realizzato in moderno acciaio cromo molibdeno, più leggero di 300 grammi rispetto ai precedenti modelli.
Le sospensioni della TC 300 2025, realizzate dalla WP, sono al 100% regolabili, la forcella della Xact è ad aria e a steli rovesciati da 48 mm e 305 mm di escursione anteriore, mentre posteriormente il monoammorizzatore garantisce una mobilità di 293 mm. L’impianto frenante è fornito dalla Brembo, mentre le gomme sono della Dunlop anche se sono state abbandonate le MX33 a favore delle MX34 con cerchi da 21 pollici davanti e 19 pollici dietro.
Il propulsore è particolarmente grintoso, tanto che se comparato alla 250 consente di affrontare le curve con una marcia in più, senza affaticare eccessivamente la frizione. Due sono le mappature che propone, la Soft e la Hard e in entrambi i casi bisogna ricordarsi di stare bene aggrappati alla moto, in quanto l’erogazione è “violenta” un po’ come accadeva per i vecchi due tempi.
Complessivamente si tratta di un mezzo dal gran carattere e molto agile che, per merito del telaio non particolarmente rigido, consente un ingresso di curva pulito e preciso, per questo motivo gestirlo è meno stancante dal punto di vista fisico. Ciò a cui ve prestata attenzione è la calibrazione della forcella che tende al morbido. Se se ne sente la necessità basta intervenire sulla pressione della sospensione.
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