La Mercedes è piombata in una crisi senza precedenti nell’era ibrida della Formula 1. Per tornare grandi sembrano avere una sola strada percorribile.
La Stella a tre punte non risplende più in pista. Se nella passata stagione, pur senza vittorie, era arrivato un secondo posto finale a distanza siderale dalla Red Bull Racing, nel 2024 il passo indietro è stato notevole. Con un Hamilton demotivato e già con la testa alla sua prossima avventura in Ferrari, il solo George Russell non è sempre capace di marcare la differenza sulla W15.
Il grosso punto di domanda intorno alla freccia d’argento è se sarà guidata da un pilota navigato o da un giovane dalle belle speranze. Inizialmente nella cerchia dei candidati c’erano Alonso, Ocon, Sainz e il talentino italiano Kimi Antonelli. Il bicampione del mondo ha rinnovato con l’Aston Martin. Carlos Sainz è stato scartato, ufficialmente, da Toto Wolff che ha ristretto la scelta al suo ex pupillo Esteban Ocon e al giovane Kimi Antonelli.
Il figlio d’arte ha già fatto un salto notevole passando dalla F4 alla F2. Per ora i risultati in Prema non sono arrivati, ma in Mercedes sarebbero sicuri che il talento emiliano possa fare la differenza, sin da subito, in F1. Il 2025 rischia di essere un anno di transizione in vista del cambio regolamentare del campionato seguente e le responsabilità sarebbero relative sulle spalle dell’italiano. Il paragone con Lewis Hamilton sarebbe stupido, ma inevitabilmente si ritroverà in un ambiente che fa del best or nothing il motto della proprietà.
Nel podcast di Sky Sports F1, l’analista Bernie Collins ha spiegato il motivo per cui Wolff è ansioso di portare Antonelli in Mercedes già nel 2025. “C’è l’impressione che potenzialmente ci sia la paura di perdere il prossimo Verstappen – ha annunciato Bernie Collins – Vogliono dare il loro sostegno a qualcuno giovane e poi portarlo attraverso il programma e poi potenzialmente, tra qualche anno, quello sarà il prossimo Verstappen“.
“C’è quella sorta di paura di perdere l’occasione di far sedere Kimi su quel posto ed è potenzialmente per questo che ci sarebbe questa spinta a metterlo al suo posto un po’ prima, potenzialmente è pronto“, ha aggiunto. Sta di fatto che il rischio che si bruci troppo in fretta c’è. I media stranieri saranno pronti a massacrarlo al primo errore, inquadrandolo come erede di Hamilton e futuro campione della massima categoria del Motorsport. I paragoni sono sempre rischiosi in F1, a maggior ragione a 17 anni.
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