MotoGP, dentro la crisi della Honda: il problema sembra irrisolvibile

Cambiare la mentalità ad un produttore che ha vinto tutto in MotoGP non deve essere cosa facile. I piloti della Honda hanno lanciato un grido d’allarme.

La Honda, dopo l’addio di Marc Marquez, sembra piombata in una crisi ancor più profonda. Nel 2023 almeno arrivò il successo di Alex Rins, sullo spettacolare tracciato di Austin, in sella alla RC213V del team satellite LCR. L’otto volte iridato, inoltre, era riuscito ad andare spesso oltre i limiti del mezzo per cogliere qualche risultato positivo.

MotoGP, dentro la crisi della Honda
Honda, il problema sembra irrisolvibile (Ansa) Motomondiale.it

La Honda, negli anni, ha portato all’esaurimento totale il suo alfiere di punta che ha preferito rinunciare ad un compenso record pur di correre in sella ad una Desmosedici del team Gresini Racing. Una delle motivazioni che ha spinto Marc Marquez a lasciare la Honda è stata la difficoltà di gestire i rapporti con una dirigenza ed un comparto tecnico che non gli aveva dato più retta.

I problemi della Honda sono iniziati dopo l’infortunio alla spalla destra di Marquez. Il centauro ha cercato di porre rimedio, una volta tornato in sella alla RC213V, spingendo oltre misura per poi finire spesso in ghiaia. Dopo gli ultimi trionfi di Marc, nel 2021, i tecnici della casa dell’ala dorata decisero di rendere la moto più guidabile anche per gli altri centauri. Il risultato è stato disastroso. Nessuno ha colto più risultati con regolarità, compresi i fratelli Marquez. La cultura giapponese che, da sempre, aveva rappresentato un plus d’incanto si è trasformato nel più grosso limite della casa giapponese.

Honda, guai all’orizzonte

I marchi europei, Ducati in primis, hanno distrutto la concorrenza giapponese. Il rider Takaaki Nakagami del tram LCR, che lo scorso anno ha lamentato il fatto che lo sviluppo della sua moto fosse troppo lento, ha spiegato che c’è un ritardo nell’aggiornamento della moto. In HRC faticano ad accettare cambi ed esperimenti tecnici, nonostante le concessioni ricevute.

Honda, guai all’orizzonte
Allarme in casa Honda (Ansa) Motomondiale.it

Capisco che si possa dire facilmente che ci sia uno stile giapponese, questo significa che anche per una vite, i pezzi devono essere precisi. Gli ingegneri devono capire il rendimento e ci vanno cauti – ha annunciato il rider nipponico del Team LCR Honda a Motorsport.com – Per questo ci vuole molto tempo a sviluppare e portare nuovi pezzi”. Si prenderebbe troppo tempo per prendere delle decisioni a volte anche banali.

La cosa buona è che tutti noi quattro i piloti facciamo quasi gli stessi commenti e le stesse richieste quando abbiamo problemi. Penso che per gli ingegneri sia piuttosto chiaro quello che dobbiamo migliorare per fare dei passi in avanti. Ma in una settimana non abbiamo una specifica totalmente diversa, si ha bisogno di tempo. È un po’ lo stile giapponese, molto cauto. La priorità è che sia sicuro, il rendimento viene dopo”, ha tuonato Nakagami.

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