La BMW R1300 GS ha una nuova rivale. E’ italiana ed ha tutti gli ingredienti per mettere in crisi la moto tedesca.
Se c’è una moto versatile, in grado di esprimersi al meglio quando i chilometri da macinare sono molti quella è certamente la BMW R1300 GS. Provvista di un motore bicilindrico boxer da 1.300 cc in grado di scaricare sull’asfalto 153 cv e ben 156,7 Nm di coppia massima, si muove perfettamente su asfalto, ma non disegna neppure i percorsi un po’ più accidentati. Tra i punti di forza che la caratterizzano figurano le sospensioni Telelever davanti e Paralever dietro, un allestimento completo e un peso al di sotto dei 250 kg.
Numerosi sono le dotazioni che aiutano a rendere la guida meno complessa, si va dalla segnalazione della frenata d’emergenza con lampeggio degli stop e il supporto radar, la chiamata automatica o manuale in caso di incidente, la regolazione elettrica dell’altezza del parabrezza, la chiusura centralizzata delle serrature in presenza dei bauletti e addirittura la regolazione automatica dell’altezza della moto. Ebbene, a dispetto di un menu di tutto rispetto, la competitor italiana di cui andremo a parlare alza ancora di più l’asticella.
Ci riferiamo alla Ducati Multistrada V4 S che sfoggia delle peculiarità tecniche da capogiro, cominciando dall’anima pulsante. 1.158 cc di cilindrata per 169,5 cv e 126,2 Nm di coppia. Numeri non male che si affiancano alla sequenza ravvicinata di combustioni due a due, con l’albero controrotante a beneficio della maneggevolezza e della diminuzione del beccheggio quando si va sul gas e quando si frena. Rispetto alle rivale, nessun volo pindarico sul fronte sospensioni, visto che ci si mantiene sul tradizionale e il peso è nettamente inferiore, almeno di una decina di kg.
Tanti i punti in comune come l’avviamento senza chiave, le varie mappature del motore, il controllo di trazione e di impennata, l’ABS regolabile, il cambio elettronico di bidirezionale, le prese di corrente a 12 V e le prese USB per la connettività. non mancano inoltre su entrambe i paramani e le manopole riscaldabili.
Complessivamente la tedesca è più comoda, meno ingombrante e pratica, inoltre consuma di meno, siamo infatti nell’ordine dei 15,8 km/l contro i 12,8 km/l della moto nostrana. Chi però vuole divertirsi e provare il brivido della velocità deve per forza puntare sulla belva di Borgo Panigale . I prezzi? Anche in questo caso c’è una leggera difformi. La prima viene 21.300 euro e la seconda parte da 23.990 euro.
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