La KTM vive un momento difficile, ed i vertici sembrano ammettere le difficoltà. Ecco perché il 2024 sarà un anno complicato per loro.
Il mercato delle moto in Italia ha dato segnali incoraggianti negli ultimi mesi, con una netta crescita sul fronte delle vendite, ma non tutti possono sorridere. Una relazione realizzata da Pierer Mobility, che controlla i marchi KTM, Husqvarna, GasGas ed MV Agusta non fa ben sperare, ma anzi, pone l’attenzione su una situazione che sarebbe di vera e propria crisi.
Questa sarbbe causata da una serie di motivi, come il mercato troppo ballerino in Europa e gli alti tassi di interesse negli Stati Uniti d’America. Ecco cosa è stato reso noto dal colosso delle due ruote: “Nell’anno finanziario in corso, la crescita dei mercati principali delle moto di Pierer Mobility in Europa e negli USA ha subito un notevole rallentamento. Tra le cause, ci sono l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti d’America, che rimarranno molto alti, il che avrà un impatto negativo sulle nostre aspettative di vendita. Anche le cifre di vendita in Europa sono volatili“. La situazione non è affatto rosea per la KTM e tutto il gruppo, come si comprende leggendo il resto della relazione.
KTM, ecco cosa sta succedendo
In pochi potevano aspettarsi una fase così complicata per un colosso del calibro di Pierer Mobility, che ha nel brand KTM la propria punta di diamante: “Andando a generalizzare, le vendite di Pierer Mobility non raggiungeranno le aspettative per quest’anno, dopo tre anni consecutivi di successo sopra a quello che ci potevamo aspettare“.
Nella nota, si legge ancora: “Tutto questo significa che i concessionari dovranno ridurre le loro scorte e continuare ad impegnare un capitale considerevole. Il nostro gruppo sta continuando i propri sforzi per rafforzare la propria struttura di concessionari, tramite termini di pagamento estesi e sconti più elevati. Queste misure avranno un impatto significativo su EBIT e sul risultato finanziario dell’anno in corso. I costi di produzione in Europa sono aumentati, a causa di alti accordi salariali, ma anche per nuovi regolamenti e per la burocrazia. Tutto ciò ha messo a dura prova la competitività“.
La KTM, dunque, sta vivendo un momento molto delicato, e visto l’incremento dei costi di produzione in Europa, si spinge per maggiori accordi con colossi asiatici, come la Bajaj Auto in India e CF Moto in Cina, a discapito del mercato europeo. Di certo, la situazione non lascia pensare a nulla di buono.