Arriva l’annuncio doloroso per tutti gli appassionati di moto e due ruote in generale: dice addio uno dei simboli di questo ambiente.
Il motociclismo è una passione fatta di miti. Ma nemmeno le leggende più potenti sono fatte per durare per sempre. Purtroppo è venuto il momenti di dire addio per sempre a una personalità che tutti abbiamo avuto nel cuore e che purtroppo non tornerà mai più.
In Italia il mondo delle due ruote sportive è un vero e proprio ‘must’, visto che brand come Ducati o Aprilia partecipano da moltissimi anni al motomondiale ed alle varie categorie agonistiche. In particolare la scuderia di Borgo Panigale in tempi recenti si sta facendo valere, riuscendo a dominare gli ultimi mondiali di MotoGP con mezzi di ultima generazione.
Un altro paese dove la passione motociclistica è di casa e rappresenta un punto di forza è ovviamente il Giappone. Il celebre stato asiatico ha infatti numerosi brand legati alle due ruote che vantano successi enormi, sia dal punto di vista sportivo che commerciale. Uno di questi, ovvero la Yamaha, ha lanciato però una notizia ufficiale che ha lasciato di sasso tantissimi appassionati di questo ambiente.
La Yamaha è una casa motoristica di Hamamatsu, con origini molto antiche, visto che la fondazione di questa società risale addirittura al 1887, inizialmente pensata come produttrice di strumenti musicali, in particolare pianoforti e organi. Ma successivamente è giunta la svolta nel mondo dei motori, dove oggi è leader in Asia e nel mondo.
La decisione a sorpresa di Yamaha riguarda l’addio non di un pilota o di un personaggio centrale nell’ambito sportivo. Bensì la fine della produzione di una moto ammiraglia, che ha rappresentato una svolta nel motociclismo sportivo. Vale a dire YZF-R1, la prima vera hyper dell’età moderna, che andrà in pensione come successo alla sorella R6 già da qualche tempo.
La R1 paga la scelta di Yamaha e delle grandi case orientali di lasciare fuori dal proprio listino le moto sportive, per via di un ricambio strategico che vedrà l’uscita di scena di questa tipologia di hyper. La R1 debuttò all’EICMA del 1997, presentata come nuova leader delle sportive da 1.000 cm3, diventata subito concorrente di altri modelli simili quali Suzuki GSX-R1000, Honda CBR 1000RR e Kawasaki Ninja ZX-10R.
Una rivoluzione nel mondo della produzione motoristica, visto la R1 fu presentata con dimensioni da 750 e prestazioni da SBK, ma con la potenza di una 1.000. Nel 2004 fu modificata e migliorata con il motore a 172 CV, oltre ad un peso sempre più inferiore, divenendo di fatto una moto leggera ma dalle prestazioni altissime.
Ed ancora nuovi modelli furono introdotti nel 2007, nel 2009 ed infine nel 2015, con l’esordio di un nuovo motore a schema cross-plane da 200 CV a 13.000 giri. Oggi invece la R1 si ferma, restando nell’immaginario collettivo come una hyper iconica e rivoluzionaria.
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