Sentenza durissima nei confronti di Ducati, parole che non lasciano spazio a dubbi: i tifosi restano a bocca aperta
Un vento nuovo si sta alzando nel Motomondiale. Un vento per certi versi inatteso, in grado di rivoluzionare, in un certo senso, la prossima stagione della MotoGP. Il mercato piloti e anche quello motori hanno portato a veri e propri sconvolgimenti in vista del 2025, rivoluzionando quasi completamente il mondo Ducati. E per qualcuno tutte queste novità non saranno positive per Borgo Panigale. Anzi, la sentenza è piuttosto severa: stavolta i vertici della scuderia italiana avrebbero rischiato troppo.
Considerando che la stagione 2024 è ancora in corso ed è più viva che mai, con almeno tre piloti ancora in corsa per il titolo, proiettarsi già sul futuro sembra eccessivo. Di emozioni da vivere ne abbiamo ancora molte davanti a noi, ed è necessario in questo momento rimanere ancorati al presente, almeno se si hanno a cuore le sorti di un pilota in particolare o di una moto.
Chi può invece spingersi in avanti e pronunciarsi anche su quello che sarà il futuro è chi sta vivendo queste gare stagionali come una lunga passerella finale, l’atto conclusivo di una grande carriera, che avrebbe potuto essere anche migliore. Aleix Espargaró ormai ha poco da chiedere alla stagione, se non quegli ultimi brividi che solo la pista sa dare.
Intervistato da AS, ha però approfittato di questa sua comoda posizione da pilota quasi in pensione per emettere la sua sentenza sulle scelte della Ducati. Ed è una sentenza a dir poco spiazzante.
L’addio di Espargaró ha permesso alla casa di Noale di fare spazio per l’ingresso nel team di un pilota di primissimo piano, quel Jorge Martín al momento in vetta alla classifica mondiale. Una notizia straordinaria per Aprilia, una perdita dolorosa per Ducati, che ha preferito puntare nella prossima stagione su un altro spagnolo, il più esperto Marc Márquez, assumendosi un rischio non da poco.
Nonostante l’otto volte campione del mondo sia infatti uno dei piloti migliori attualmente in circolazione, secondo Aleix non avrebbe dovuto essere promosso con tanta leggerezza. O comunque non avrebbe dovuto essere portato nel team ufficiale ai danni di un talento altrettanto importante, e più giovane, come Martín.
“In Ducati si sono dati la zappa sui piedi“, ha sentenziato Espargaró, senza girarci troppo intorno: “Hanno perso le due moto Pramac, tre piloti di grande talento e hanno contemporaneamente rinforzato le due case più vicine in termini di rendimento, Aprilia e KTM. Hanno scommesso tutto su Márquez. Chissà se la scelta si rivelerà giusta“.
Dubbi leciti, quelli dell’esperto pilota spagnolo, che ha espresso la propria opinione senza mezzi termini, mettendo in evidenza quelle che a molte sono sembrate delle vere contraddizioni nelle scelte di Dall’Igna e dei vertici di Borgo Panigale. Come sempre, sarà però solo la pista a dirci chi avrà avuto ragione e chi torto. Ed è difficile immaginare che in Ducati non abbiano considerato tutti i rischi prima di concretizzare una serie di mosse strategicamente così azzardate.
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