Uno dei maggiori brand orientali dell’ambito due ruote sta per portare un modello di grande successo anche nel mercato occidentale.
Gli appassionati di moto, soprattutto di genere sportivo e da corsa, sono da sempre combattuti. Meglio i modelli europei (italiani in particolare) o quelli in arrivo dall’estremo oriente? Un dualismo storico che non ha una risposta valida o generale, visto che i gusti sulla qualità e lo stile dei motocicli variano da persona a persona.
Fatto sta che è innegabile quanto alcuni marchi orientali siano entrati nell’immaginario collettivo del motorismo anche in Europa. Uno di questi è senza dubbio Kawasaki, azienda giapponese che vanta una storia ultra-centenaria, visto che la società con sedi a Kobe e Tokyo è stata fondata nel lontano 1896, inizialmente come costruttore navale.
Dopo l’allargamento su più fronti di questa azienda, il settore moto ha preso il sopravvento diventando un brand incredibilmente fortunato e vincente da molti decenni per il mondo delle due ruote sportive. Tanto che dagli anni ’60 fu fondata anche la branca da competizione, la Kawasaki Racing, che ha partecipato ai mondiali motociclistici per molto tempo, senza perdere il focus sul settore commerciale.
Negli ultimi anni Kawasaki in Giappone e sul mercato orientale si è lanciato in un’operazione quasi vintage. Ovvero la produzione esclusiva di un paio di modelli retrò, entrambi di piccola cilindrata, che hanno avuto un successo enorme in Asia tra gli appassionati di naked maneggevoli e allo stesso tempo rombanti.
Un successo tale che il mercato europeo ha subito strizzato l’occhio alla Kawasaki. In arrivo anche nel nostro continente, probabilmente entro fine 2024, uno dei suddetti modelli. Si tratta della moto W230, dotato di struttura vintage e ruggente, perfetta per chi ama le due ruote vintage ed eleganti.
La Kawasaki W230 monta lo stesso motore della KLX 230 di versione Enduro. Un monocilindrico a quattro tempi, ma dalle specifiche solide e quadre: 67 mm e corsa 66 mm, per una cilindrata effettiva di 233 cm³. Le prestazioni invece parlano di potenza massima a 19 CV (14 kW) a 7600 giri/minuto e coppia 20 Nm a 6100 giri/minuto. Il tutto con cambio a sei marce a disposizione.
La struttura è semplice e retrò, con tubi di acciaio che si sdoppiano in prossimità del motore e forcella tradizionale protetta da due soffietti in gomma, tipica delle moto anni ‘60. Non manca qualche tocco di modernità: freni a disco davanti e dietro, ABS ed avviamento elettrico anziché quello ‘romantico’ a pedali. Presente infine un piccolo riquadro LCD nella strumentazione e fari al LED di ultima generazione.
Cosa guida Valentino Rossi lontano dalle piste? Un modello che riflette il suo lato più…
Gli accessori per motociclisti più utilizzati in Italia riflettono un mix di sicurezza, comfort e…
Yamaha T-Max e Honda SH si contendono il mercato degli scooter, ma qual è il…
Matteo Salvini e la passione che non ha mai nascosto al pubblico: un lato meno…
Le novità di EICMA 2024 celebrano il meglio del motociclismo: modelli iconici, innovazioni elettriche e…
Un viaggio nei record di Marc Marquez in MotoGP, dalle sue vittorie ai primati che…