La casa emiliana ha perso l’appoggio della Pramac e ora è costretta a correre ai ripari con il team VR46, gestito da Uccio Salucci. E’ scoppiato il confronto in Ducati.
La MotoGP sta cambiando ad un ritmo che non si era mai avvertito prima. La continuità nelle squadre, oramai, non è contemplata. Con il passaggio dalla Honda HRC alla Ducati del team Gresini Racing di Marc Marquez già il primo caposaldo è venuto meno. Lo spagnolo ha completamente stravolto i piani della casa emiliana, facendosi preferire ai compagni di marca e scatenando un vero terremoto sul mercato.
La Ducati negli ultimi anni ha potuto fare affidamento su 8 Desmosedici in pista. Proprio dall’unione tra più team e dal lavoro congiunto di più piloti si è concretizzato uno strapotere tecnico in pista con pochi precedenti. La casa di Borgo Panigale ha vinto dal 2020 ad oggi il riconoscimento costruttori, ma la musica potrebbe cambiare dal prossimo anno. Pramac ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella crescita dei piloti e dei tecnici che poi hanno fatto la storia nella squadra ufficiale.
Non a caso Pecco Bagnaia è stato allevato in Pramac prima di esplodere sulla Rossa. La storia sarebbe potuta continuare con Jorge Martin, ma la prima squadra clienti non ha trovato l’accordo con la Ducati e ha scelto di sposare il progetto della Yamaha. Questo ha creato un effetto a catena anche sul numero di Desmosedici in pista. La Ducati potrà contare su 6 moto totali ma solo 3 saranno quelle ufficiali. Marquez e Bagnaia correranno sulle GP25, mentre la terza potrebbe essere affidata ad un rookie.
Ducati, la posizione del team VR46
La squadra di Valentino Rossi si sarebbe aspettata di ereditare 2 Desmosedici GP25 nella prossima stagione, ma le cose non sono andate come nelle aspettative. Dall’Igna ha, comunque, apprezzato la gestione della squadra del Dottore. “Infatti ci hanno selezionato come squadra di riferimento, a partire dal 2025 perché Pramac è andata via, ma Ducati ci aveva già scelto per il 2027 come team di riferimento, indipendentemente da Pramac“, ha spiegato Uccio Salucci in una intervista a Motorsport.com.
“Sulla GP25 io non sono molto d’accordo con Dall’Igna, perché avremo una sola moto aggiornata, io invece ne avrei volute due come abbiamo sempre fatto. Ma purtroppo o per fortuna è Ducati che decide, ne avremo una e ce la faremo bastare. Vedremo di farla funzionare nel migliore dei modi, anche se le altre case sono organizzate con quattro e noi ne abbiamo tre. Ma questa diventerà ancora più unica perché ce ne saranno due rosse e una nostra!“, ha annunciato Salucci. Se non dovesse rinnovare Di Giannantonio, con Bezzecchi già promosso nel team factory Aprilia, in VR46 potrebbero arrivare Aldeguer e Morbidelli.