Il Governo ha preso una decisione importante, che coinvolgerà moto e scooter, pochi ne saranno felici.
Essere a conoscenza delle decisioni del Governo, che possono regolare la nostra vita quotidiana, non può che essere importante, a maggior ragione se queste riguardano i nostri spostamenti. Non tutte le prese di posizione possono essere però giudicate in maniera favorevole, come accaduto in occasione dell’eliminazione del taglio delle accise, che ha comportato un aumento dei costi del rifornimento. Qualcosa di simile potrebbe però registrarsi in merito a un cambiamento che riguarderà i possessori di moto e scooter, categoria piuttosto ampia nel nostro Paese.
Non sono poche, infatti, le persone che scelgono di acquistare un mezzo a due ruote, non solo per il costo inferiore rispetto a quello di una macchina, ma anche per la praticità, che li rendono ideali per spostarsi nel traffico cittadino. Le prospettive per i centauri non sembrano essere però delle migliori, è bene precisarlo.
Ma quale sarebbe la decisione presa dal Governo che può trasformarsi nell’ennesima mazzata per i cittadini? Il riferimento è a un cambiamento che coinvolgerà i possessori dei veicoli elettrici, che potrebbero rappresentare il nostro futuro, secondo quanto deciso dall’Unione Europeo.
La diffusione dei mezzi “alla spina” sarà quindi inevitabile, per questo è necessario trovare un modo affinché l’esecutivo possa guadagnare quando facciamo rifornimento (attualmente finisce nelle casse dello Stato circa il 60% delle spese al distributore). Si starebbe così già lavorando, anche se non c’è ancora l’ufficialità, a un piano per introdurre le accise anche sui veicoli elettrici, così da non perdere gli introiti resi ora possibili dai mezzi a benzina e diesel, destinati però a scomparire in via definitiva dalle nostre strade, anche se in modo graduale.
A farne le spese, come è facile immaginare, non saranno solo gli automobilisti, ma anche i possessori di moto e scooter, acquistati da alcuni soprattutto perché ritenuti pratici e un ottimo sostituto delle macchine. Dover andare incontro a un salasso al distributore per chi ha scelto un mezzo elettrico potrebbe spingere molti a lasciarli in garage, rendendo ancora più vana la spesa sostenuta.
Ancora una volta, insomma, si registra l’ennesima batosta per i cittadini, già alle prese con aumenti che riguardano un po’ tutti i settori e in difficoltà in maniera puntuale ogni volta che si arriva alla fine del mese. Del resto, il quadro registrato fino ad ora nel nostro Paese era tutt’altro che confortante. Solo nel 2022 infatti, l’Italia era il Paese europeo con le più alte accise sul gasolio e il secondo per quelle sulla benzina, peggio di noi facevano solo i Paesi Bassi con 0,824 euro per litro di verde. Pensare che si possa migliorare risulta a questo punto impossibile.
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