Il dominio della Ducati sta iniziando a stancare molti interpreti della classe regina. Ora le critiche partono dalla rivale KTM.
La Desmosedici sta mandando in terapia tutti quei piloti che la desiderano e non la possono spremere in pista. A godere in questa annata sono Bagnaia, Bastianini, Martin, Morbidelli, Bezzecchi e Di Giannantonio, oltre ai fratelli Marquez impegnati nel team Gresini Racing. La crescita verticale degli ultimi anni della moto emiliana ha mandato in crisi le rivali giapponesi. Suzuki ha addirittura deciso di dire basta.
Sono cresciute KTM e Aprilia, ma c’è ancora un netto gap dalle Ducati ufficiali. La sfida potrebbe essere più equilibrata nel 2023 perché vi saranno in pista 6 Desmosedici, di cui solo 3 ufficiali. Le rivali presenteranno tutte 4 moto. Potrebbe essere un freno alla Ducati Cup vista negli ultimi anni. Va detto che quando a dominare era la Honda o la Yamaha nessuna aveva osato fiatare.
Le innovazioni tecniche ideate dagli ingegneri guidati dal progettista Luigi Dall’Igna hanno fatto impazzire i competitor. Di conseguenza tutti hanno provato ad imitare le soluzioni tecniche all’avanguardia della squadra italiana, ma con scarsi risultati. Sono arrivate sporadiche vittorie delle rivali, ma il gap in graduatoria costruttori è risultato incolmabile. Per le giapponesi, oramai, l’unica speranza sembra essere il cambio di regolamento che arriverà nel 2017. KTM crede ancora nella possibilità di diventare campione e ha investito sul materiale umano per una crescita del prodotto stradale.
MotoGP, polemiche sulla Ducati
Nel 2025 la casa austriaca correrà con 4 moto ufficiali. Nel team Tech3 arriveranno Bastianini e Vinales, mentre nel team factory hanno scelto Pedro Acosta, accanto all’esperto Brad Binder. Quest’ultimo ha detto la sua sull’andamento di una stagione che sin dalla prima tappa è sembrata indirizzata dalla parte della Rossa.
“È chiaro che dobbiamo trovare qualcosa perché quelli davanti a noi hanno dato l’impressione di essere di un’altra categoria – ha ammesso Binder dopo l’ultima corsa in Germania, ai microfoni del sito ufficiale della MotoGP – È stata la storia delle ultime gare. Dobbiamo cercare di trovare un po’ di ritmo per provare a stare con loro“. Il sudafricano vorrebbe lottare, stabilmente, per le prime posizioni con uno schieramento di Desmosedici davanti a lui sembra impotente. Nonostante gli sviluppi e un Acosta in formato superstar la casa austriaca non sembra all’altezza della sfida.
La Ducati è stata anche penalizzata con meno sviluppi in pista e l’abolizione dell’abbassatore, ma non è bastato. Il progetto tecnico è troppo superiore rispetto a quello della diretta concorrenza con buona pace dei rider avversari.