MotoGP, convocata una riunione di emergenza: è accaduto dopo la gara

In MotoGP la cura dei dettagli è determinante per raggiungere gli obiettivi, per questo se non accade è bene agire in modo tempestivo.

Ora che siamo ormai arrivati al giro di boa di questa stagione di MotoGP appare evidente a tutti come sia ancora la Ducati la scuderia da battere, con Pecco Bagnaia che sembra essere avviato a conquistare un altro titolo mondiale. Stare a guardare e non essere allo stesso livello è frustrante per gli avversari, soprattutto perché poteva esserci la convinzione di essere riusciti a colmare il gap, ma gli effetti sono stati ben diversi.

riunione emergenza MotoGP
Anche in questa stagione a dominare in MotoGp è la Ducati – Foto | ANSA – Motomondiale.it

Fare il possibile per correre ai ripari prima che sia troppo tardi è quindi determinante, per questo c’è stato chi ha scelto di convocare una riunione di emergenza con il team per provare a capire se si potrà riuscire a fare qualcosa per migliorare. Agire in questo modo per un pilota è cruciale, non era possibile perdere altro tempo con questa situazione stagnante.

In MotoGP il tempo è fondamentale

Ma chi è stato il pilota che ha scelto di parlare in maniera chiara con la sua scuderia facendo presente la sensazione di disagio che si trova a vivere? Il riferimento è a Joan Mir, uno che in passato è stato campione del mondo, per questo non può accettare di buon grado che la sua Honda non riesca a reggere il ritmo delle Ducati.

A dare l’idea di quello che può essere definito un fallimento per il team giapponese è la classifica, che è certamente uno specchio chiaro della situazione. Honda è al momento all‘ultimo posto della graduatoria costruttori, con solo 23 punti conquistati in nove gare, meno della metà della penultima casa (Yamaha a 48). Non solo, si tratta del 7% di quanto fatto da chi occupa la vetta, che è a quota 315.

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Joan Mir è insoddisfatto dei risultati che sta ottenendo con la Honda – Foto | ANSA – Motomondiale.it

Una situazione di questo tipo non può che fare sensazione, soprattutto perché parliamo di una realtà che ha dominato per anni nella classe regina, nel periodo di maggiore splendore di Marc Marquez, che vinceva campionati a ripetizione. Davvero negativo il bilancio del weekend in Germania, dove lo spagnolo è partito 20°, chiudendo 21° la Sprint e 18° il Gran Premio, certamente non soddisfacenti per uno con il suo curriculum.

È stato lo stesso campione del mondo 2020, che non si è presentato alla stampa dopo il Sachsering, a confermare l’indiscrezione diffusa da AS in merito al vertice avuto con i suoi superiori, che non può che testimoniare una sensazione di forte frustrazione: “La moto si muoveva tanto e ho rischiato più volte di cadere, senza andare al 100%. L’incontro che abbiamo avuto è stato importante, abbiamo dovuto parlare di problemi emersi durante la corsa che mi hanno impedito di spingere” – sono state le parole di Mir riportate da Fomrula Passion.

Almeno per ora non sembra esserci il desiderio di puntare i piedi da parte del centauro iberico, che potrebbe essere vicino al rinnovo di contratto fino al 2026.

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