Le moto stanno per cambiare, si sta lavorando a uno strumento che siamo abituati a vedere sulle auto, che permette di essere più sicuri.
Il momento in cui si sale in sella a una moto è per alcuni davvero di piena realizzazione, soprattutto perché si sentono padroni del mezzo e della strada (anche se nei fatti magari non sono poi così esperti) ed è per questo che ne approfittano per utilizzarla il più possibile. E come giusto che sia, c’è anche chi organizza le proprie vacanze scegliendo posti che sono facilmente raggiungibili con la propria due ruote, così da vivere appieno la grande emozione che si percepisce in viaggio.
Nonostante questo, c’è chi può essere addirittura spaventato dall’utilizzo sfrenato della moto. Non può che essere importante fare il possibile affinché ci si senta più sicuri, pur sapendo che i rischi non possono essere abbattuti del tutto quando si viaggia su una due ruote.
Chi non ama particolarmente le moto, però, tende a sottolineare quanto queste possano essere poco sicure, soprattutto perché a differenza dell’auto non c’è una carrozzeria a proteggere chi guida. È proprio per questo che si sta cercando di fare qualcosa di concreto per cercare di supplire almeno in parte a questo problema.
CFMoto, una delle aziende più importanti del settore, ha in mente di introdurre un accessorio che siamo abituati a vedere da tempo sulle auto che ha contribuito a salvare tantissime vite. Si tratta di qualcosa di simile alle cinture di sicurezza, grazie a un brevetto per un sistema che “trattiene” il pilota alla moto, ma solo in determinate circostanze, come riportato da Cycleworld. Questo può permettere così di assorbire l’energia degli impatti frontali e riduce la possibilità che chi si trova in sella possa essere sbalzato lontano in seguito a frenate brusche o a impatti a forte velocità.
Almeno per ora non c’è un’idea più precisa su come questo meccanismo debba funzionare, sono tre le possibili opzioni.
Si pensa a una sorta di cintura di sicurezza addominale più tradizionale realizzata in un materiale simile al tessuto con un fermo nella parte anteriore. La parte posteriore è invece montata su una piccola asse inserita in una fessura tra i sedili del pilota e del passeggero con un meccanismo a molla.
In alternativa, potrebbero essere inserite delle barre laterali, che ruotano dietro il pilota e si uniscono davanti anziché incontrarsi sul serbatoio. Queste possono aprirsi liberamente per permettere di salire e scendere liberamente dal mezzo. Da non sottovalutare anche la variante sfruttare una coppia di barre rigide, sistemate una per lato che attraversano lo spazio tra il serbatoio e la parte posteriore del sedile. Anche in questo caso è presente un meccanismo a molla che le fa aprire con una piccola forza laterale, ma che permettono di resistere a forze verticali importanti, come appunto frenate improvvise.
Attualmente il brevetto è venduto solo in Cina, non è detto non possa approdare presto anche in Italia e in Europa.
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