Red Bull, pazzesca indiscrezione: due macchine diverse fino al termine della stagione, i dettagli

Manca la tranquillità degli ultimi anni alla Red Bull. Anche per questo motivo la scuderia avrebbe preso una decisione davvero singolare.

Due versioni della Red Bull per la stagione: il pacchetto Newey alternato a quello Waché
La Red Bull (motomondiale.it) Foto Instagram @redbullracing

La Red Bull sta vivendo, un po’ a sorpresa, una stagione diversa dalle ultime tre, che hanno portato in dote alla scuderia anglo-austriaca tre titoli Piloti e due Costruttori. Ci sono state diverse situazioni controverse, che ancora tengono banco a Milton Keynes.

In primis la querelle relativa alle chat a luci rosse tra Chris Horner ed una ormai praticamente ex dipendente della squadra, nonostante il team principal sia sposato con l’ex Spice Girls, Geri Halliwell. Sarebbe in corso anche una lotta interna alla Red Bull tra lo stesso Horner e Helmut Marko, esperto consulente che ha grossa voce in capitolo.

C’è poi Sergio Perez che non sta performando come dovrebbe. Già in passato la seconda guida della Red Bull era finito al centro delle critiche per una certa quale indolenza mostrata alla guida. Negli ultimi cinque gran premi il trentaquattrenne pilota messicano ha raccolto la miseria di undici punti.

Questo lo ha posto nel bel mezzo dell’occhio del ciclone. Marko ha tuonato sul conto di “Checo” affermando che dopo il GP del Belgio a fine mese ci sarà una riunione interna per stabilire se Perez dovrà essere confermato oppure sostituito. Anche Chris Horner, che più volte lo ha difeso, adesso ha dichiarato che “la Red Bull non può continuare a correre con una gamba sola”.

Red Bull, la scelta strategica a seconda del gran premio

Due versioni della Red Bull per la stagione: il pacchetto Newey alternato a quello Waché
Il box Red Bull (motomondiale.it) Foto Instagram @redbullracing

Dal canto suo, lo stesso Perez si è scusato per la scarsa competitività mostrata ma si è difeso sostenendo che ci sono cose della sua vettura che non può controllare. Mentre Verstappen, nonostante il suo primato, è stizzito perché la sua vettura non domina come capitato dal 2021 in poi. E quindi ha dato la sveglia ai suoi.

In quest’ottica potremmo inquadrare la decisione presa nei corridoi che contano di Milton Keynes di adottare due conformazioni specifiche. In base a quelle che saranno le caratteristiche del tracciato di turno, verrà scelto il pacchetto con aerodinamica “estrema” concepito dal direttore tecnico, Adrian Newey. Oppure quello dalle modifiche meno esasperate, ideato dal braccio destro dell’ingegnere inglese, Pierre Waché.

Il concept di Newey si adatta bene a quelli che sono i circuiti più veloci, e quindi rimarrà per tracciati quali Spa-Francorchamps, Monza o Baku. Per le piste caratterizzate da frenate frequenti, come Zandvoort o Budapest, verrà utilizzata la versione della Red Bull firmata Waché.

Quest’ultimo, francese di 49 anni laureatosi in fluidodinamica dal Politecnico Nazionale della Lorena, è entrato in Red Bull nel 2013 dopo avere lavorato per diversi anni alla Michelin. Qui Waché è diventato prima ingegnere capo e poi direttore del reparto tecnico e prestazioni. È poi diventato direttore tecnico responsabile, alle spalle del direttore tecnico responsabile “Senior”, Newey.

Quest’ultimo è indicato da tempo come in orbita Ferrari. Ma il discorso tra le parti sarebbe tramontato per via dei “capricci da star” che appartengono da sempre a Newey. Guru dell’ingegneria in Formula 1, lui è solito andare in giro accompagnato da uno stuolo di “discepoli”.

E pare che volesse imporre alla Ferrari l’ingaggio di venti suoi fidati collaboratori. Per Newey adesso potrebbe profilarsi un ritorno alla McLaren, dove era stato già nell’epoca della gestione di Ron Dennis. Adrian Newey è il progettista che ha vinto di più in Formula 1, avendo le vetture da lui ideate vinto 13 mondiali Piloti e 12 Costruttori, con più di 200 gran premi vinti

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