Il tre volte campione del mondo ed il suo ingegnere di pista si scambiano accuse reciproche: “Strategia di m…”. “Sei come un bambino”.
Max Verstappen e la Red Bull sono giunti allo scontro, nel corso del Gran Premio d’Ungheria ed anche dopo. La corsa è stata vinta dalla McLaren, che ha piazzato i suoi due piloti al primo ed al secondo posto. L’olandese, vincitore degli ultimi tre mondiali, ha finito la propria gara in quinta posizione.
Alla fine Verstappen ha dovuto difendersi anche da Sainz, dopo avere cercato l’assalto al terzo posto che lo aveva portato ad un clamoroso contatto con Hamilton. Il piazzamento finale della prima guida Red Bull è stato un quinto posto, ma le cose avrebbero potuto prendere una piega persino peggiore dopo quel contatto con la Mercedes.
Con il muretto poi ci sono state diverse comunicazioni contrastanti. Ed è emerso come la squadra non lo abbia mai sostenuto, con Verstappen che, in generale, ha dato l’idea di essere un pilota troppo incline a seguire gli impulsi anziché i ragionamenti.
Già in partenza – con un ottimo scatto – lui aveva superato il poleman Lando Norris (distratto dall’acuto perfetto del compagno di squadra, Oscar Piastri) salvo poi andare lungo nella via di fuga. E qui c’era stato un primo litigio tra Max Verstappen ed il muretto della Red Bull.
La scuderia aveva ordinato a Verstappen di cedere la posizione a Norris il prima possibile, visto che il sorpasso era avvenuto in maniera irregolare approfittando dello spazio fuori pista. Però Max era dell’idea di essere stato spinto al di fuori del tracciato (cosa assolutamente non vera).
E c’è stato un diverbio in diretta televisiva mondiale anche con il suo ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase. Pomo della discordia era la strategia scelta dal box di lasciare le gomme usate sulla vettura di Verstappen, cosa che ha generato l’evidente disappunto da parte di quest’ultimo: “L’undercut degli altri sta rovinando la mia gara”.
Pochi secondi dopo Max ha tuonato via radio contro la tattica scelta dalla Red Bull, definendola ” di m***a” ed affermando che stava cercando di salvare il salvabile. Di fatti, dopo la partenza, lui non è mai stato veramente in gara per la vittoria.
Lambiase dal canto suo non si è limitato ad incassare i capricci del tre volte campione del mondo, bollando i suoi comportamenti come quelli “di un bambino”. Tutto ciò che è accaduto nel corso del Gran Premio d’Ungheria sembra la conferma di come ci siano dei grossi problemi interni alla Red Bull.
Problemi che potrebbero persino mettere a repentaglio il comunque grosso margine che Verstappen mantiene in classifica piloti su Norris. Lui ha 76 punti di vantaggio sul pilota della McLaren, che in classifica Costruttori accusa un ritardo di 51 punti dalla Red Bull.
A dirla tutta, si tratta di distanze che, quando siamo a metà stagione, potrebbero essere colmate in tempi relativamente brevi, se alla scuderia di Milton Keynes dovesse girare tutto storto. Di certo non ci sono le condizioni ideali per potere esercitare il dominio imposto nelle ultime tre stagioni.
Come se non bastasse, dopo il GP d’Ungheria, Verstappen ha rilasciato delle dichiarazioni di fuoco, probabilmente anche contro il suo team: “Pensano che io sia stato irrispettoso? Che si fot**no tutti”. Nei giorni scorsi il tre volte campione di Formula 1 in carica aveva espresso la sua preoccupazione su quella che è la situazione attuale.
E ha usato anche in quella circostanza parole forti per dare una scossa ai suoi. Qualcosa non torna alla Red Bull, e lo si evince anche dalla decisione inedita che vedrà la scuderia compiere una scelta sorprendente a seconda del gran premio di riferimento.
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