Intervistato di recente, l’ex campione Casey Stoner, ritiratosi dalle corse nel 2012 per una malattia, ha accennato ad alcuni retroscena.
I retroscena a cui l’ex campione di MotoGP Casey Stoner ha fatto cenno nella recente intervista hanno suscitato parecchia attenzione. Tutti gli appassionati di motociclismo ricordano le sue imprese e le sua leggendaria carriera. Uno dei piloti più forti della sua generazione, ritiratosi purtroppo in giovane età per via di una malattia rivelata soltanto negli ultimi tempi.
Si chiama sindrome da stanchezza cronica, una malattia che debilita fisico e mente e che ha portato il campione al precoce ritiro dalla MotoGP nel 2012, a soli 27 anni. Il suo ultimo anno è stato terribile, assalito dall’ansia, dalla confusione mentale, dalla debolezza e dai dolori muscolari e articolari. In più, come rivelato qualche ora fa al podcast “Ducati Diaries”, ci sono stati anche degli incredibili retroscena.
I retroscena raccontati da Casey Stoner: nella sua carriera ha dovuto scontrarsi con…
È a un podcast incentrato sul mondo delle due ruote che l’ex campione australiano Casey Stoner ha rivelato alcuni particolari della sua carriera nella MotoGP. Dopo la rivelazione della malattia che lo ha colpito nel 2012, costringendolo al ritiro dalle gare, e che ancora oggi ogni tanto fa capolino, il pilota ha parlato anche della difficile convivenza nel paddock.
Ricordato come uno dei piloti più amati della MotoGP, in tanti ricordano anche la sua rivalità con Valentino Rossi. Il suo grande talento ha impressionato il paddock della MotoGP, permettendogli di trionfare a due mondiali, il primo vinto con la Ducati, nel 2007, il secondo in sella alla Honda, nel 2011. Tutti ricordano le sue gesta in pista. MotoGP, Casey Stoner provoca Valentino Rossi sul 2015: che staffilata.
Eppure, nonostante una gloria e un’aria di leggenda che ruota attorno al suo nome, è lo stesso Stoner a rivelare le difficoltà riscontrate in quegli anni, in particolare i suoi rapporti con i tifosi britannici. “Non sapevo perché mi odiassero così tanto. Anche prima di affrontare Valentino Rossi non ero apprezzato. Appena ho sfidato Valentino, da lì in poi è stato tutti in discesa”.
La frustrazione di Casey Stoner, attaccato da tifosi e dalla stampa per via del suo carattere
Dopo la sfida con Rossi, Casey Stoner si è imposto come uno dei migliori piloti dell’epoca: “Se non fosse stato per il Regno Unito, non sarei arrivato dov’ero. Quando sono tornato mi hanno massacrato. In UK volevano uno showman”. Ecco, in Inghilterra, dove Stoner aveva la sua principale fanbase, oltre alla patria Australia, i tifosi volevano che tirasse fuori più carisma. Come guidava Casey Stoner? Il suo stile era inimitabile.
Il due volte campione è sempre stato un personaggio silenzioso, introverso, a differenza del rivale Valentino Rossi, molto carismatico, sempre al centro dell’attenzione. “Sono introverso, ho faticato sempre, specie nei gruppi numerosi, non mi sono mai sentito a mio agio. Ma la MotoGP mi ha fatto chiudere ancora di più. Quando hai tanti soprannomi e tanta pressione addosso, vuoi solo avvolgerti nel tuo bozzolo”.
Gli anni difficili di Stoner, tanta pressione poi sfociata nella malattia che lo ha costretto al ritiro
E così, Casey Stoner ricorda che, se da ragazzino era sereno e spensierato, le corse lo avevano cambiato, rendendolo ancora più introverso, pieno di ansia e di stress, sfociate poi nella malattia. Il confronto Stoner-Rossi poi ha reso il tutto ancora più complesso. Il Dottore, come ricorda il pilota australiano, focalizzava tutta l’attenzione su di sé, conquistava i media e il pubblico. Ricordate Casey Stoner? Ecco cosa fa oggi l’ex campione della Ducati.
“Tutti i media erano contro di me, non avevo un carattere che tutti volevano. La gente non mi capiva, per me erano importanti i risultati, non festeggiare le vittorie”. Alla fine, Stoner non ha più retto alla pressione, e ha iniziato a odiare uno sport che tanto amava. Nel 2012, la decisione era arrivata scuotendo il mondo della MotoGP, dopo un anno di malessere.
“I media sono stati duri con me, ho dovuto sempre affrontare una cattiva stampa. Qualunque cosa scrivono, i fan ci credono e tutti iniziano a odiarti”. Insomma, Stoner non ha vissuto bene i suoi anni da campione, e ancora oggi si porta dietro la frustrazione dell’epoca. La pensione dorata di Casey Stoner: ecco dove si è trasferito il campione della MotoGP.