Da parte del consigliere senior della scuderia austriaca arriva un mea culpa. Per Helmut Marko la Red Bull dovrebbe cospargersi il capo di cenere con Verstappen.
Il caos in Red Bull non passa inosservato, dopo quanto accaduto nel corso del Gran Premio d’Ungheria. Le tensioni verbali a distanza avute tra Max Verstappen ed il suo ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase. Le discussioni tra i due sono la prova di come in seno alla scuderia campione del mondo non ci sia più tranquillità.
L’olandese si è lamentato per una tattica di gara ritenuta pessima (ma lui aveva utilizzato ben altre e colorite parole verso Lambiase, n.d.r.), che lo ha portato ad essere superato in undercut prima dalla Mercedes di Lewis Hamilton e poi dalla Ferrari di Charles Leclerc.
Alla fine Verstappen si è piazzato al quinto posto, dopo avere obbedito malvolentieri all’ordine da parte del suo muretto di lasciare passare la McLaren di Lando Norris qualche centinaio di metri dopo la partenza. C’era stato un sorpasso avvenuto in circostanze irregolari, ma Verstappen è convinto di essere stato spinto fuori. Convinzione a torto.
Così come Max è dell’idea che il contatto avvenuto con Hamilton sia colpa dell’inglese, quando però è stato lui ad avere frenato in ritardo. Il fatto che non ci sia stata alcuna conseguenza ha portato i commissari di gara a non prendere alcuna conseguenza. Ma ai più sembra che la colpa lì fosse proprio di Verstappen.
Ed il 26enne di Hasselt era nervoso prima, durante e dopo il Gran Premio di Ungheria. Nei giorni scorsi lui ha cercato di rivitalizzare l’ambiente parlando di un gap che la concorrenza sta riuscendo a colmare sempre di più.
Helmut Marko, totem della Formula 1 in Austria e figura di spicco all’interno dei quadri dirigenziali della Red Bull, cerca ora di migliorare le cose facendo ricorso alla sua enorme esperienza nel mondo delle ruote scoperte. Il gran consigliere delle Lattine tenta di ricucire lo strappo che si è creato tra Max Verstappen e la Red Bull.
E lo fa schierandosi in tutto e per tutto dalla parte del pilota. Lui è consapevole che l’olandese è uno che sposta gli equilibri e che fa si che da una vettura si possa ottenere molto di più. Del resto il paragone con Perez – che guida la stessa monoposto – è evidente.
Potrebbe anche avvenire il clamoroso divorzio tra Verstappen e la Red Bull, con una destinazione futura per Ma altrettanto clamorosa. E con la scuderia in questione che è uscita allo scoperto in proposito. Per Marko la squadra ha compiuto degli sbagli evidenti con la strategia.
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