Daniel Pedrosa torna a parlare del suo ritiro nel 2018, dovuto a un grave problema di salute: dopo anni emerge la verità.
Il pilota spagnolo Daniel Pedrosa, tre volte campione del mondo, recentemente è tornato a parlare degli ultimi anni di carriera, in particolare degli anni in cui ha corso in Honda, prima del ritiro. Tanti infortuni in carriera che ne hanno minato il percorso e che a un certo punto hanno dato origine a una grave malattia, a causa della quale al pilota non è rimasto altro da fare che dire addio alle corse.
A rivelarlo, dopo anni, è lo stesso Pedrosa, oggi collaudatore KTM. In una recente intervista, lo spagnolo 38enne ha ammesso di aver sofferto moltissimo negli ultimi anni in MotoGP, e che per riprendersi completamente ha impiegato addirittura tre anni interi. Riprendersi fisicamente e anche mentalmente. Ma quale malattia lo ha colpito?
La malattia di Pedrosa che lo ha costretto al ritiro nel 2018: ora emerge la verità
Il 3 volte campione del mondo ha fatto emergere la verità sul suo ritiro nel 2018 soltanto adesso, parlando di una malattia grave che lo ha afflitto nei suoi ultimi anni di carriera nella scuderia Honda. Così come Casey Stoner, ritiratosi giovanissimo, anche Daniel Pedrosa ha sofferto della sindrome da stanchezza cronica, una patologia molto delicata che debilita fisico e mente.
Soltanto nel 2021 gli è stata diagnosticata la malattia e oggi sembra esserne uscito, dopo averci lavorato tanto e dopo aver seguito un particolare percorso terapeutico. Per lo stesso motivo, Stoner si era ritirato dal mondo delle corse nel 2012, a soli 27 anni. Pedrosa ha fatto luce sul periodo più delicato della sua vita, un periodo buio che lo ha costretto ad appendere il casco al chiodo.
“Negli ultimi due anni della mia carriera ho avuto a che fare con questo male. Ho tirato avanti fino a quando ho potuto, poi ho capito che dovevo smettere di correre”. Ingaggiato in Honda nel 2006, come pilota MotoGP, Pedrosa ha vinto tanti Gran Premi, conquistato numerosissimi podi, eppure non è mai riuscito a vincere un mondiale nella classe superiore. Per quale motivo?
Il ritiro di Daniel Pedrosa: anche lui, come Casey Stoner, colpito dalla sindrome da stanchezza cronica
Lo ha spiegato lui stesso, dando la colpa ai continui infortuni, le decine di operazioni subite, i periodi di stop. Tutti ostacoli che ne hanno minato il cammino, impedendogli di puntare al vertice. Oggi è collaudatore KTM, ma vive di rimpianti perché sa di non aver dato il massimo in MotoGP. A guardare le stime, il pilota ha saltato in totale 18 GP.
Si tratta di tantissime gare, praticamente un’intera stagione. Dopo i tanti incidenti, alla fine è arrivata anche la malattia. “Quando mi sono ritirato avevo problemi con la clavicola che era disintegrata. L’osso non ci calcificava, ho dovuto affrontare un lungo processo e con le cellule staminali ho risolto”. Nel frattempo, però, c’è stata la sindrome da stanchezza cronica.
Ne ha parlato di recente anche Stoner, si tratta di una condizione psicofisica davvero pesante, che smorza ogni sentimento positivo, che fa cadere in depressione, nell’apatia, che toglie ogni stimolo, e inoltre debilita il fisico, comportando stanchezza, dolori muscolari e articolari, nausea e vertigini, perdita di concentrazione, confusione mentale. MotoGP, Pedrosa rilancia la sfida ai rivali: arriva la stoccata a Marquez e Valentino Rossi.