Dopo lo scorso Gran Premio di Ungheria, per il pilota Red Bull Max Verstappen cambieranno alcune cose: “Non lo farà più”.
Ogni pilota si prepara alla gara a modo suo. Il campione Red Bull Max Verstappen ha da sempre un’abitudine contestata all’interno del suo team e che stare creando dei problemi e persino degli attriti in scuderia. Dopo la brutta gara nello scorso Gran Premio di Ungheria, Red Bull dovrà cambiare qualcosa, e questa volta non si tratta di problema alla vettura.
Sul circuito dell’Hungaroring, decorato in verde e oro per ricordare i 30 anni della morte di Ayrton Senna, la performance del pilota olandese non è stata eccezionale, anzi. Verstappen, la scorsa domenica è apparso lento e con i riflessi rallentati. Per quale motivo? È il dirigente Red Bull Helmut Marko a spiegarlo, prendendosela direttamente con il pilota.
Max Verstappen rallentato, dovrà prepararsi alle gare in altro, le parole di Marko
Max Verstappen sta attraversando un periodo critico. Nelle settimane scorse si è lamentato con il suo team per i problemi riscontrati sulla sua vettura. Problemi che gli stanno facendo perdere punti e correre gare non proprio entusiasmanti. Il primo posto, visto il grande distacco da Lando Norris e da Charles Leclerc, è in cassaforte, ma lo stesso pilota non è entusiasta di come sta andando il mondiale.
Domenica scorsa, nel GP di Ungheria, Verstappen si è piazzato al quinto posto, dopo che ha perduto anche le prime posizioni sulla griglia. Se la McLaren sta progredendo, diventando sempre più competitiva, la Red Bull sta perdendo colpi, nonostante gli assetti diversi e i pacchetti tecnici che sta sperimentando. Forse c’è un problema di preparazione.
Il team Red Bull, con il dirigente tecnico Helmut Marko come portavoce, sottolinea l’esigenza di adottare una nuova linea politica per la preparazione alle corse. Verstappen, ad esempio, ha l’abitudine di allenarsi al simulatore, poche ore prima di ogni Gran Premio. Per prepararsi al GP di Ungheria, il pilota ha guidato virtualmente nella notte, provando in particolare gli stint sulla pista di Spa.
Allenamento al simulatore, Red Bull adotta una nuova politica
Gli stint sono le distanze percorse fino al pit stop, ossia il giro in cui la vettura si prepara a entrare nei box per il rifornimento carburante e per il cambio gomme. Verstappen, scontento dei suoi pit stop, troppo lunghi e con entrate problematiche, si è allenato per tre ore, cercando appunto di migliorare gli stint.
Verstappen è solito guidare di notte, sabato scorso, come ha rivelato lo stesso Marko, ha provato da mezzanotte fino alle 3:00 del mattino. Tre ore di simulatore che gli hanno tolto sonno. E il risultato è stato sotto gli occhi di tutti. Durante il GP di Ungheria, Max si è lamentato spesso al microfono con il suo box, accusando i meccanici di aver apportato cattive modifiche alla macchina.
Parole dure, che hanno evidenziato uno stato d’animo alterato e forse poco lucido. “Il tono utilizzato da Verstappen è stato quello di uno che ha dormito poco”, ha dichiarato Marko ai microfoni di Sky Sports UK, dando la colpa al poco sonno. Proprio per evitare problemi futuri, Red Bull ha vietato le sessioni al simulatore in piena notte. Arriva l’erede di Max Verstappen: la Red Bull lo ha annunciato.
“Abbiamo deciso che in futuro non ci saranno più stint e sessioni virtuali nel cuore della notte”, ha sottolineato Marko, “Max non lo farà più”, e in questo modo il dirigente ha stemperato il nervosismo degli ultimi giorni. Chi è Max Verstappen: fidanzata, stipendio, padre e macchina del campione Red Bull