A distanza di giorni si parla ancora dell’ordine di scuderia della McLaren che ha privato Lando Norris di 7 preziosi punti. Ci sarebbe un perché nascosto.
E se alla McLaren quei 7 punti ceduti (o meglio, fatti cedere) da Lando Norris ad Oscar Piastri dovessero costare il titolo al primo? Se lo domandano un po’ tutti, dopo quanto accaduto domenica scorsa sul circuito dell’Hungaroring. L’ordine di scuderia eseguito dal britannico a due giri dal termine aveva avuto un preciso significato.
A motivare il cambio in testa al GP d’Ungheria tra i due piloti della McLaren era stata la volontà, da parte del team principal Andrea Stella, di volere premiare l’australiano. Australiano tra l’altro indicato da qualcuno come “il nuovo Raikkonen” per i suoi modi di fare, di rispondere e di porsi.
Norris non è che ci sia rimasto molto bene. Al posto di 76 punti di distacco da Max Verstappen, ne avrebbe ora 69, se fosse stato lui a vincere sul tracciato di Budapest. Così non è stato per via della volontà di Stella di volere premiare un Piastri in testa alla gara per tre quarti del computo totale dei giri.
Proprio Piastri aveva bruciato Norris alla partenza, ribaltando la prima fila tutta McLaren. Per il solito gioco delle strategie, era stato Norris a ritornare primo nel cuore della corsa. Ma già allora il muretto della scuderia che fu di Senna e Prost aveva ribadito la cosa: “Lando, fai passare Oscar”. Tutto qui? Sembra di no.
McLaren, non c’è soltanto il gioco di squadra alla base del discusso ordine
Ebbene no: pare evidente come, a spiegare la mossa che ha penalizzato Norris in classifica Piloti (ma che alla McLaren è risultata ovviamente ininfluente in quella Costruttori) non ci sia soltanto la volontà di volere premiare il gruppo, concetto che Andrea Stella più e più volte ha ribadito.
Lui aveva parlato di team in crescita, fatto da giovani, e la squadra non si trovava in condizioni di vincere un gran premio con una doppietta da anni. L’ultima volta era capitata con Daniel Ricciardo e sempre Lando Norris al GP di Monza del 2021.
Ed anche Nico Rosberg è della stessa idea. Il campione del mondo 2016 ha ribadito il concetto secondo il quale questa McLaren sia inesperta e debba imparare a gestire meglio certe dinamiche relative alla vittoria. Di conseguenza è importante anche stabilire delle gerarchie tra i suoi piloti.
È chiaro che la prima guida è Norris, in base a ciò che dice la classifica. Ma l’ordine di farlo retrocedere al secondo posto in Ungheria e che gli ha tolto 7 punti, quando anche uno solo potrebbe essere decisivo a fine stagione, sembra esplicativo di una cosa, nonostante Norris abbia rilasciato poi dichiarazioni molto diplomatiche in proposito.
E cioè che, forse forse, la McLaren non crede che Norris possa togliere la corona di campione del mondo a Verstappen. L’obiettivo principale della scuderia di Woking è invece il titolo Costruttori, con una distanza dalla Red Bull di 51 punti, complici le pessime prestazioni di Sergio Perez sulla seconda “lattina”.