Sono passati già tre anni dal ritiro di Valentino Rossi dalle gare di MotoGp, tre anni nei queli è cambiato tanto, forse tutto. Cosa succede oggi nella vita del Campionisssimo di Tavullia
Il 14 novembre del 2021 è una data che passa, tristemente, alla storia del campionato mondiale della MotoGp. Quel giorno, una domenica di metà autunno, al termine del Gran Premio Motul de la Comunitat Valenciana, il 18° della stagione, il nove volte campione del mondo Valentino Rossi si ritira ufficialmente dalle corse. E lo fa, come accennato, con nove titoli in tasca di cui sei nella MotoGp. Tra di essi i primi quattro in assoluto, dal 2002 al 2005, della nuova versione della classe regina.
Classe regina che proprio The Doctor ha tenuto a battesimo. Valentino Rossi si ritira nel 2021 quando ha 42 anni e lo fa con un dignitoso decimo posto conquistato in sella alla Yamaha YZR-M1 del Team Petronas Yamaha SRT. Il ritiro di Rossi arriva al termine di un triennio pregno di delusioni, dal complesso 2021 passando per il 2020 funestato dalla pandemia da coronavirus covid-19, di cui peraltro si contagia, e del 2019 anno dell’apoteosi di Marc Marquez. Il suo rivale più spigoloso.
Il ritiro dall’attività agonistica
Ma una leggenda come Valentino Rossi non si ritira dall’attività agonistica senza aver messo a punto un corposo piano b. Piano b che il campione mette in cantiere già negli ultimi anni di motomondiale e che scatta ufficialmente quando la propria compagna, Francesca Sofia Noviello lo informa che sta per diventare padre.
Valentino e Francesca, infatti, nel marzo del 2022 diventano genitori di Giulietta e da quel momento nella loro vita cambia tutto. Ma il piano b del campione assoluto della MotoGp non può essere lontano dai motori. E’ impossibile. Ed è infatti proprio nel mondo dei motori che si sviluppa il secondo tempo della sua esistenza.
La seconda vita di Valentino Rossi
Esistenza che si sviluppa su tre assi di azione. Il primo asse è quello dell’Academy VR46 l’accademia di guida che ha sfornato fior di piloti. Tra cui l’attuale Campione del Mondo della Motogp Francesco “Pecco” Bagnaia. Il secondo asse è quello della Scuderia. Rossi ha promosso, e finanziato, la Pertamina Enduro VR46 Racing Team che compete in Moto2 e in MotoGp. Nella classe regina è ben rappresentata su Ducati Desmosedici da due campioni in erba come Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi.
Il terzo asse è l’agonismo, che non potrebbe mai mancare nella vita del Dottore, agonismo che si sviluppa, per una promessa fatta a Francesca e Giulietta, sulle quattro ruote. Valentino Rossi, infatti partecipa al Campionato del mondo Endurance oltre che al GT World Challenge Europe. Si è dedicato anche alle classiche 24 ore, tra cui quella storica di Le Mans, ma con meno costanza.