Retroscena Sergio Perez, perché è saltato il licenziamento: sbuca una motivazione sconvolgente

Qualcuno ha salvato Sergio Perez, e per un motivo clamoroso. Il messicano era sul punto di essere fatto fuori dalla Red Bull, poi c’è stato il ripensamento.

Chi andrà in Red Bull al posto di Perez? Nessuno, il messicano si è salvato
Sergio Perez (motomondiale.it) Foto Instagram @schecoperez

Sergio Perez sembrava avere il destino segnato, dopo il settimo posto conseguito al Gran Premio del Belgio domenica scorsa. Un settimo posto che sarebbe stato in realtà un ottavo se Russell della Mercedes non avesse subito la squalifica che gli è costata la vittoria.

E Sergio Perez partiva dalla seconda posizione. Da più parti, e da mesi, il pilota messicano sta subendo delle forti critiche per il fatto di non sapere dare un contributo importante alla Red Bull nella classifica Costruttori. A parità di macchine, il suo compagno di squadra, Max Verstappen, lo ha doppiato quando siamo ancora a metà stagione in Formula 1.

Ma dopo una riunione interna la Red Bull alla fine ha deciso per la riconferma di Sergio Perez. Il quale ha anche firmato un rinnovo di contratto fino a tutto il 2026 non molto tempo fa. Ci sono delle ragioni belle grosse alle spalle del mancato siluramento del Checo.

Il 34enne di Guadalajara pareva davvero pronto a varcare la soglia in uscita della sede Red Bull di Milton Keynes. Ma qualcosa, o per meglio dire qualcuno, lo ha salvato, e per una sola validissima e grossissima ragione.

Sergio Perez, perché la Red Bull non lo ha licenziato

Chi andrà in Red Bull al posto di Perez? Nessuno, il messicano si è salvato
Red Bull (motomondiale.it) Foto Ansa

In Formula 1 ci sono delle dinamiche, a volte, che vengono risolte non basandosi su valutazioni tecniche ma anche tenendo in considerazione altre variabili. Una su tutte: gli sponsor. A causa del sostegno di forti e ricchissimi partner commerciali, abbiamo visto correre su delle monoposto gente improbabile.

Chi non ricorda il malese Alex Yoong, alla Minardi nel 2001 e nel 2002? Nonostante i tanti errori commessi, resistette per ben due stagioni proprio perché sorretto da sponsor munifici. E sembra sia questo pure il caso di Perez, che avrebbe avuto in Liberty Media un grosso scudo a proteggerlo.

I tedeschi di F1-insider pensano che sia andata proprio così. Anche chi fino ad oggi in Red Bull ha sempre difeso Perez, alla fine si era convinto che sostituirlo a stagione in corso avrebbe portato maggiori benefici alla scuderia. Ma pare che Liberty Media abbia posto il proprio veto.

Liberty Media è nientemeno che la società proprietaria della Formula 1, della quale ha acquistato le quote di maggioranza nel 2016. Inoltre possiede le quote di maggioranza anche della MotoGP e possiede la squadra di baseball degli Atlanta Braves, oltre che alcuni network. Per cui, più influente di così…

E perché Liberty Media avrebbe salvato Perez? Perché, per quanto non competitivo al massimo, in patria lui è un idolo. E siccome il 27 ottobre prossimo si correrà il GP del Messico, per questioni di immagine sarebbe preferibile avere un messicano in griglia di partenza. Senza la attuale seconda guida della Red Bull si temeva un flop nella vendita dei biglietti.

Tutto era pronto per l’avvicendamento sul sedile della Red Bull, con anche un nome clamoroso a prendere il posto del centroamericano. Ma la ragion di Stato (anzi, di soldi) ha avuto la meglio.

Gestione cookie