I giochi per le corse in programma dopo l’Olanda potrebbero essere decisi anche dalle gomme. Pirelli svela le scelte fatte per quelle occasioni.
Pirelli ha annunciato degli aggiornamenti importanti per quanto riguarda i tre gran premi di Formula 1 che si svolgeranno dopo il GP d’Olanda. La corsa di Zandvoort segnerà la ripresa della F1 dopo la lunga pausa estiva di circa un mese. Poi a seguire verranno rispettivamente i GP d’Italia, dell’Azerbaigian e di Singapore.
Un trittico che precederà a sua volta una nuova pausa di un altro mese e che riempirà il mese di settembre. Le piste di Monza, Baku e Marina Bay, tutte in calendario per settembre, sono molto veloci e consentono di superare in alcuni tratti l’andatura di 340 chilometri all’ora.
La cosa presuppone l’impiego di pneumatici adeguati per potere consentire alle vetture in pista di potere performare al meglio. Del resto storicamente le gomme hanno sempre contribuito ai successi – od alle disfatte – nelle varie epoche della Formula 1.
In tanti ricorderanno la rivalità tra Bridgestone e Michelin di qualche decennio fa. Ma anche andando più indietro ci sono stati degli scontri pure tra i vari fornitori di pneumatici. Tanti ce ne sono stati in F1, tra le due già citate compagnie, la attuale Pirelli, Firestone, Goodyear, Englebert, Dunlop, Avon e Continental.
E diversi sono stati negli anni pure i cambiamenti di regolamento per quanto riguarda le dimensioni delle gomme. Ed i vincoli precisi riguardo all’utilizzo dei vari treni. Poi a fare la differenza sono pure le strategie adottate, gli azzardi ed i rischi dettati da eventuali previsioni, giuste o sbagliate, sulle condizioni meteorologiche.
Qualcuno potrebbe ricordare il capolavoro di Ayrton Senna a Donington 1993, per una gara tra l’altro non prevista in origine in calendario. Il tracciato inglese prese il posto di quello giapponese di Autopolis proprio all’ultimo. L’asso brasiliano riuscì a centrare quella che, per molti, fu la sua vittoria più bella di sempre.
E ne fu capace anche grazie ad un azzardo legato alla scelta delle gomme. Senna fece ben cinque pit-stop in una gara corsa sul bagnato e che alla fine lo vide costretto ad usare le slick, perché finì tutte quante le mescole da bagnato.
Ma doppiò tutti quanti sul tracciato britannico tranne Demon Hill, secondo e distanziato comunque di più di un minuto. Inoltre fece segnare il giro più veloce pur passando dalla pit-lane, trovando i meccanici della sua McLaren non ancora pronti (tra l’altro proprio fino al 1993 nella corsia dei box non esistevano limiti di velocità).
La Pirelli porterà in quei tre gran premi le sue C4 P Zero White hard, C4 P Zero Yellow medium e C5 P Zero Red soft. Stessa cosa avvenuta durante la stagione 2023. In realtà si tratta più di mescole adeguate a dei tracciati cittadini, quali sono per l’appunto quelli dell’Azerbaigian e di Singapore.
Ha suscitato un po’ di sorpresa però vedere che Pirelli ha preso questa decisione anche per quanto riguarda il Gran Premio d’Italia. E potrebbe avere influito in ciò il fatto che Monza sia stato del tutto sottoposto a riasfaltatura.
Cosa guida Valentino Rossi lontano dalle piste? Un modello che riflette il suo lato più…
Gli accessori per motociclisti più utilizzati in Italia riflettono un mix di sicurezza, comfort e…
Yamaha T-Max e Honda SH si contendono il mercato degli scooter, ma qual è il…
Matteo Salvini e la passione che non ha mai nascosto al pubblico: un lato meno…
Le novità di EICMA 2024 celebrano il meglio del motociclismo: modelli iconici, innovazioni elettriche e…
Un viaggio nei record di Marc Marquez in MotoGP, dalle sue vittorie ai primati che…