Il costruttore tedesco sta lavorando alacremente per potere dire la sua in vista dell’ingresso in F1. Un pezzo grosso della Red Bull va in Audi.
La Audi farà il proprio ingresso nel lotto delle scuderie di Formula 1 a partire dal 2026. L’annuncio risale già ad alcuni mesi fa, con il costruttore tedesco che avrà un anno e mezzo di tempo per lavorare e per farsi trovare pronto al massimo, quando la stagione dopo la prossima comincerà.
A fare spazio ad Audi sarà lo Stake Sauber F1 Team, per i più romantici ovvero la vecchia Sauber, fondata dallo svizzero Peter Sauber decenni fa. E che fa parte in maniera ininterrotta del lotto di scuderie sin dal 1993. La squadra elvetica ha contribuito a lanciare diversi piloti, passati dall’essere delle promesse al diventare dei nomi apprezzati ed importanti.
Citiamo ad esempio i vari Felipe Massa, Charles Leclerc, Sergio Perez, Nico Hulkenberg e Nick Heidfeld. Ma per ben figurare nel circus della Formula 1 e per cercare di essere competitivi fin da subito, non ci vorranno soltanto dei buoni piloti.
Alla Audi servirà anche munirsi di nomi competenti nelle posizioni tecniche e dirigenziali, allo scopo di potere progettare delle monoposto in grado di fare la loro parte. Aveva destato scalpore, nei giorni scorsi, la scelta di Audi di affidare la gestione del team a Mattia Binotto, ex team principal della Ferrari.
E Binotto, che prenderà le redini di Audi in qualità di direttore operativo e di direttore tecnico, non sarà il solo ad approdare tra i ranghi della casa automobilistica di Ingolstadt. La quale poi, a sorpresa, aveva a sua volta liquidato le sue due più alte cariche, Andreas Seidl ed Oliver Hoffman. Ovvero gli ormai ex Ceo e presidente del progetto Formula 1 rispettivamente.
Ora però è in arrivo pure Jonathan Wheatley, che ricoprirà il ruolo di team principal. Wheatley proviene dalla Red Bull, per la quale ha lavorato sin dal 2005, contribuendo a tutti i successi conseguiti dalla scuderia austriaca con sede in Inghilterra.
Alla Red Bull ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo, una posizione raggiunta di promozione in promozione dopo avere iniziato in qualità di capo meccanico. Lui ha anche vissuto i successi della Benetton e della Renault. E chissà che non ci sia un’altra assunzione eclatante, come ad esempio quella di Adrian Newey.
Il guru dell’ingegneria in Formula 1 è a sua volta in uscita dalla Red Bull, che continua a perdere figure importanti. Per lui si era parlato a lungo di un ingresso in Ferrari, ma ora sembra che non sarà più così. La Audi ci potrebbe provare per lui, che è in assoluto il progettista più vincente nella storia della F1. Ma occhio all’Aston Martin, che pure è intenzionata a scalare le gerarchie verso l’alto.
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