Un campione del mondo di Formula 1 parla e lo fa en tranchant, sparando un giudizio netto e severo. Avrà ragione? Le sue parole fanno discutere.
La Formula 1 ha conosciuto alcuni cambiamenti eclatanti relativi al mercato piloti, durante gli scorsi mesi e fino ad appena qualche settimana fa. Si era molto parlato dell’annuncio dato dalla Ferrari, il 1° febbraio di quest’anno, dell’ingaggio di Lewis Hamilton per il futuro.
Una scelta che in molti pensavano avrebbe potuto destabilizzare tanto il sette volte campione del mondo quanto Carlos Sainz, che gli dovrà cedere il proprio sedile nella prossima stagione. Invece sia l’inglese che lo spagnolo stanno facendo il massimo, da eccellenti professionisti quali sono.
Hamilton ha anche vinto due gran premi, complice una Mercedes in forte crescita da tre mesi a questa parte. Invece Sainz sta facendo il possibile al volante di una Ferrari ancora una volta vittima di una mancanza di continuità e di affidabilità cronica. L’obiettivo di Carlos Jr. però è quello di farsi rimpiangere dalle parti di Maranello.
E molto si è parlato pure del futuro di Carlos Perez, ancora una volta autore di una stagione grigia nonostante abbia la possibilità di guidare la vettura più forte che ci sia. Il contributo del messicano alla Red Bull è minimo, con pochi punti portati per implementare il vantaggio della scuderia anglo-austriaca nella classifica costruttori.
Formula 1, il sostituto di Hamilton sulla Mercedes già criticato
La McLaren si avvicina sempre di più e la Red Bull per settimane aveva pensato di licenziare Perez a stagione in corsa. Ma el Checo pare sia stato salvato da un fattore che con le corse niente ha a che vedere. Anche se il suo destino sembra comunque segnato. Per Perez questi saranno gli ultimi mesi in Red Bull.
Così come saranno gli ultimi mesi per Lewis Hamilton in Mercedes, come detto. I piani alti del reparto F1 di Stoccarda, con Toto Wolff in testa, avrebbero preso una clamorosa scelta per il futuro. Niente Max Verstappen, che costerebbe un occhio della testa.
Wolff intende proseguire con George Russell ed implementare questa linea giovane, affiancando al rampante inglese il nostro connazionale Andrea Kimi Antonelli. Il diciottenne bolognese ha stregato il buon Toto, il quale lo segue e lo protegge già da alcuni anni.
Ma chi non condivide questa scelta è Jacques Villeneuve, uno che sa che cosa vuol dire vincere in Formula 1. Il campione del mondo 1997 si mostra scettico riguardo la possibilità che la Mercedes conceda una delle sue monoposto ad Antonelli. “È ancora molto giovane ed inesperto, nonostante abbia vinto tanto nelle formule minori”, ha sentenziato il figlio dell’indimenticabile Gilles Villeneuve.
Per vincere è necessaria l’esperienza, e lo sa bene lui che ha conquistato un mondiale a 26 anni. Antonelli però ha già preso confidenza con la Mercedes, avendo avuto modo di poterla testare in delle prove private oltre che durante qualche sessione di libere in un paio di weekend di gara in questa stagione.
Il giovanissimo emiliano è stato più veloce persino di George Russell. Ma questo non è riuscito ad incantare Villeneuve. Il quale ne riconosce certamente il potenziale, ma per il futuro sul lungo periodo e non nell’immediato.
