Sono praticamente tutti favorevoli ad una grossa introduzione in Formula 1, tranne lui. E Lewis Hamilton spiega perché sarebbe meglio che le cose restino così.
Lewis Hamilton, contrariamente a quanti hanno accolto con favore una recente introduzione in Formula 1, non mostra lo stesso entusiasmo in proposito. Il sette volte campione del mondo delle quattro ruote scoperte – tra l’altro il pilota più vincente nella storia della F1 a pari merito con Michael Schumacher – dimostra ancora una volta di avere carattere ed una forza di volontà di acciaio.
Secondo Hamilton lo stipendio medio di un pilota di Formula 1 dovrebbe andare incontro a qualche compromesso. E quindi è bene che i suoi colleghi non cerchino ulteriori agevolazioni. Il riferimento è alla annunciata introduzione di un sistema di aria condizionata all’interno delle monoposto.
Cosa che però non vede il favore dello stesso Lewis Hamilton. Eppure alcuni gran premi sono decisamente probanti a causa di condizioni ambientali troppo marcate. Basti pensare alle gare che si corrono in Medio Oriente, tra Barhein, Qatar ed Arabia Saudita. Od a quello che era il GP della Malesia.
Per via del caldo e dell’umidità estreme, i piloti finiscono con il perdere fino a 5 chili di liquidi al termine della corsa. E non sono mancati dei malesseri proprio in pista, al volante. Per questo è stata proposta la adozione dell’aria condizionata. Ma Lewis Hamilton boccia questa innovazione, per quale motivo?
Lewis Hamilton contro l’aria condizionata
Già nei giorni scorsi il campione inglese della Mercedes, e che nel 2025 passerà alla Ferrari, si era espresso in maniera non favorevole all’inserimento dell’aria condizionata nelle monoposto di Formula 1. A suo dire si tratterebbe di una agevolazione troppo grande.
Un pilota guadagna tanto – mediamente un bel po’ in più rispetto ad esempio ad un calciatore – anche perché deve fare sfoggio di stoicismo. Un po’ come faceva Gilles Villeneuve, uno che voleva correre pure con metà macchina. Oltre che con le velocità elevatissime, è doveroso combattere pure con le avversità climatiche da parte di chi conduce una vettura di Formula 1 per lavoro.
Questo è il pensiero di Hamilton, che dimostra così tutto il temperamento di cui è dotato, oltre al fatto di essere un pilota vecchio stampo. Lui in passato aveva invocato anche l’abolizione delle vie di fuga in asfalto, in favore della ghiaia. Così un errore in pista potrebbe avere un peso decisivo, e veramente vincerebbe sempre il più bravo.
Per lui l’aria condizionata non è necessaria, ed addirittura finirebbe con il rendere più pesanti le macchine. Allora molto meglio fare come è sempre accaduto, sopportando il calore per fini pratici ed anche per passare più da eroi che da mammolette. Intanto però l’aria condizionata sulle monoposto verrà sperimentata già alla ripresa del Mondiale, in occasione del GP d’Olanda a Zandvoort.
Il futuro approdo di Hamilton in Ferrari poi esalta Leclerc, che non teme colui che sarà il suo compagno di squadra in rosso.