Retroscena Raikkonen, spunta tutta la verità: i fan sono increduli

Iceman è stato l’ultimo ferrarista a diventare campione del mondo. Ma nella sua carriera può annoverare un episodio pazzesco e senza precedenti.

Perché Raikkonen si chiama Iceman?
Kimi Raikkonen (motomondiale.it) Foto Instagram @kimimatiasraikkonen

Kimi Raikkonen è ricordato con affetto da molti per essere stato l’ultimo pilota vincente in ordine cronologico nella storia della Ferrari. Il finlandese divenne campione del mondo nel 2007, al termine di una tiratissima stagione. Il suo trionfo suonò come una beffa tremenda nei confronti della McLaren, sua ex scuderia.

Raikkonen vinse infatti con 110 punti, sopravanzando di un solo punticino – ma pesantissimo – proprio la coppia della McLaren, allora composta da Fernando Alonso e da Lewis Hamilton. Quest’ultimo era all’esordio in Formula 1 e diede tantissimo filo da torcere allo spagnolo, che pensava di avere un compagno di scuderia facile da tenere a bada. Ai tempi Hamilton era un ragazzino, in pratica, aveva 22 anni.

Nel futuro di entrambi poi c’è stata e ci sarà proprio la Ferrari. Alonso è rimasto alla Rossa per cinque stagioni, ottenendo tre secondi posti. Hamilton sarà ferrarista a partire dal 2025, e su di lui ci sono grandissime aspettative. Del resto non si vincono per caso sette titoli di campione del mondo come ha fatto lui.

Per quanto riguarda Raikkonen, lui ha corso sulla Ferrari per otto anni tra il 2007 ed il 2018. Con in mezzo una esperienza alla Lotus che vale la pena raccontare. Perché in seno alla scuderia inglese accadde l’impensabile.

Quanti titoli ha vinto Raikkonen?

Perché Raikkonen si chiama Iceman?
Kimi Raikkonen in gara (motomondiale.it) Foto Instagram @kimimatiasraikkonen

Iceman ha vinto un solo Mondiale in venti anni trascorsi in Formula 1. Proprio quello del 2007. A questo può poi aggiungere tre terzi posti (due con la Ferrari ed uno con la Lotus) più due secondi posti con la McLaren. Per quanto concerne proprio la sua parentesi biennale alla Lotus, intercorsa tra il 2012 ed il 2013, c’è una succosa particolarità in proposito.

Dopo la fine della sua prima esperienza con la Ferrari, il finlandese pare fosse tentato dalla possibilità di trasferirsi negli Stati Uniti per correre nella Nascar, oltre che per cimentarsi nei rally. Categoria, quest’ultima, dove i finlandesi sono dei maestri. Ma la Lotus fece ricorso a delle convincenti argomentazioni di carattere economico per trattenerlo in Formula 1.

Nel contratto siglato tra Raikkonen e la scuderia britannica venne inserita una singolare clausola. Il pilota avrebbe ottenuto un bonus di 50mila euro per ogni punto conquistato. Probabilmente i piani alti non si aspettavano un campionato con grossi acuti, invece il buon Kimi smentì tutti.

E li dissanguò! In due annate alla Lotus, il bottino di Raikkonen fu di 390 punti in totale, con anche due vittorie. Per un bonus totale che finì con lo sfiorare i venti milioni di euro. Alla fine però il sodalizio britannico non gli corrispose lo stipendio e lui se ne andò, facendo ritorno in Ferrari. Siamo ai livelli dell’accordo che Ayrton Senna strappò alla McLaren, con un milione di dollari da vedersi accreditato prima di ogni gran premio nel 1993.

La Lotus finì con l’avere dei grossi problemi economici, per altri fattori ai quali poi si aggiunse la scriteriata scelta di corrispondere a Raikkonen un bonus del genere. Il pilota finnico classe 1979 ha chiuso poi la carriera sul sedile della Alfa Romeo, nel 2021.

Oggi la Ferrari non è più vincente. Dopo di lui c’è stato il nulla, ma il team principal della Rossa, Frédéric Vasseur, è ottimista e parla di gap ridotto nei confronti della concorrenza. E Charles Leclerc è entusiasta di potere avere Lewis Hamilton come futuro compagno di squadra. Per lui sarà un enorme stimolo in più a fare meglio.

Gestione cookie