Sono in aumento gli appassionati che tendono a viaggiare sulle due ruote, tra velocità, emozioni ed anche un po’ di adrenalina!
Quando si seguono i mondiali di motociclismo, ad un certo punto della gara appare sul display della tv, la velocità massima che le moto raggiungono sui rettilinei con esemplari che possono toccare i 300 km/h.
Non poco, quando tutto il vento si abbatte sul volto e tutto ciò che ci è intorno sfreccia con una rapidità disarmante.
Lo sanno bene gli amanti delle moto che scelgono questi mezzi, anche per isolarsi e vivere avventure diverse rispetto a quelle da fare con le auto.
Sono tante le persone che evitano di salire sulle selle delle motociclette per timore o per paura, visto purtroppo il gran numero di incidenti che spesso si sentono ai tg.
Una moto, come un’auto si deve saper guidare e si deve avere anche attenzione, perché è un mezzo più rischioso. Eppure secondo degli studi effettuati su degli individui è stato confermato che viaggiare su una moto garantisce dei benefici non solo al corpo, ma soprattutto alla mente.
Nei tre periodi richiesti, ossia prima, durante e dopo il giro sono aumentati in maniera virtuosa cortisolo, la noradrenalina, l’adrenalina, la frequenza cardiaca, gli ormoni e l’attività cerebrale di ogni partecipante con la tecnologia EEG.
Quando si lavora tanto e la vita quotidiana è basata solamente sulle stesse cose, arriva un momento in cui bisogna evadere, scappare per ritrovare quella lucidità fisica e nervosa specialmente in estate.
Perché non provare a viaggiare in moto? Alcuni studi hanno sottolineato che la moto può ridurre la quantità di stress che si accumula nel corpo umano, causando anche dei problemi psicologici.
Coloro che hanno scelto di viaggiare in moto ed usarla anche per la città, liberandosi dal traffico cittadino, hanno sviluppato un miglioramento cognitivo ed una maggiore elasticità mentale.
Non solo, ha anche aiutato tanti individui a memorizzare meglio riducendo il livello di cortisolo. La spiegazione è dovuta al fatto che guidare una moto, rispetto ad un’auto è più complicato, quindi l’impegno che si mette per tener bene il manubrio del mezzo impiega la mente ad avere maggior concentrazione.
Si tratta di un allenamento non solo mentale ma anche fisico che ha portato dei benefici a coloro che sono saliti su una sella a tutta velocità.
Come nel film “Easy Rider” con Jack Nicholson dove tre giovani ragazzi decidono di attraversare l’America su una motocicletta, liberando passione e provando un po’ di avventura.
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