Annunciate delle novità per la McLaren già nel GP d’Olanda che si corre questo fine settimana. A Zandvoort tutto cambia per la scuderia di Woking.
Il GP d’Olanda segna la ripresa della Formula 1 dopo la pausa estiva. Prima delle due che caratterizzano il calendario di quest’anno. Perché anche tra settembre ed ottobre ci sarà un vuoto di circa un mese, tra i gran premi di Singapore e degli Stati Uniti. Mentre a novembre è previsto uno spazio di quasi tre settimane tra le gare in Brasile, ad Interlagos, e di Las Vegas.
Gli intermezzi in Formula 1 sono utili per curare in maniera ancora più approfondita lo sviluppo e gli aggiornamenti delle monoposto. Per fare un esempio, una vettura che ha corso nel GP del Belgio di fine luglio sarà del tutto diversa rispetto a quella che ha debuttato ad inizio stagione.
E tutto questo lavoro torna utile pure per la stagione che verrà. I tecnici e gli ingegneri spesso partono dalla base forte costruita l’anno precedente per lavorare sulla macchina del futuro. Frédéric Vasseur ha espresso più volte questo concetto, facendo capire come la prossima annata per la Ferrari potrebbe essere quella decisiva per il ritorno alla vittoria.
In più a tutte queste aspettative, frutto di un ridotto gap rispetto alla Red Bull perennemente al primo posto, si aggiunge anche l’ingaggio di Lewis Hamilton. Ma anche altre scuderie hanno compiuto dei balzi in avanti. Vedesi la Mercedes che ha vinto tre delle ultime quattro corse, e la McLaren. Che pure presenterà una grossa novità al GP d’Olanda.
GP d’Olanda, è una McLaren tutta nuova
Sul tracciato di Zandvoort vedremo l’auto in nero ed arancione presentare diverse introduzioni inedite. Per la felicità di Lando Norris, che al momento è secondo in classifica (al pari della McLaren stessa tra i costruttori). La distanza dalla Red Bull in entrambe le graduatorie non è incolmabile ed a Woking ci credono.
Poi la McLaren è ritenuta al momento la monoposto migliore, nonostante il successo abbia arriso più volte alla Mercedes negli ultimi due mesi. Andrea Stella ed i suoi hanno trovato un passo ottimale su ogni circuito, ed anche se c’è da migliorare ancora in termini di strategia, la McLaren con questa ritrovata continuità potrebbe realisticamente riuscire a primeggiare almeno in una tra le classifiche Piloti e Costruttori.
La MCL38 non ha più ricevuto aggiornamenti significativi dopo il GP di Miami di inizio maggio scorso. Che proprio la McLaren aveva vinto, con Lando Norris a portarsi a casa il trofeo di chi raggiunge la bandiera a scacchi per primo. È stato giusto il giovane pilota a parlare di ciò.
Il 24enne di Bristol non nasconde la sua soddisfazione mista a sollievo per ciò. Il tracciato di Zandvoort già di per sé è assai congegnale alla McLaren, ed ora con i cambiamenti introdotti la scuderia britannica punta apertamente alla vittoria. Magari replicando la doppietta del GP d’Ungheria che vide Piastri sopravanzare proprio Norris per ordine di Andrea Stella.
In realtà però le modifiche immesse sulle due monoposto inglesi non sono così significativi, come ammesso da Norris. Ma dovrebbero essere sufficienti per potere andare più veloci. Del resto, se la macchina già funzionava così bene, perché stravolgere tutto? Gli ingegneri della McLaren hanno lavorato con sagacia e con pazienza, senza fretta. E c’è ottimismo in merito all’unica cosa che ancora manca: più continuità con la vittoria.