Pedaggi autostradali, quello che sta accadendo sta lasciando di stucco tutti gli automobilisti e i motociclisti: partita la rivoluzione.
Quando giriamo in autostrada e superiamo una barriera, dobbiamo obbligatoriamente pagare il pedaggio: la tariffa della tratta viene applicata in base alla classificazione del veicolo e soprattutto alla distanza percorsa. Anche nell’antica Roma, c’erano alcune strade che prevedevano il pagamento da parte dei pedoni per l’attraversamento (solitamente si pagava il passaggio di un ponte). Nel nostro paese il pedaggio si applica alla maggioranza dei percorsi autostradali e dei trafori alpini: Autostrade per l’Italia S.p.A ha in gestione il 50% dell’estensione.
Per pagare al casello, ci sono alcune barriere diverse: si può pagare in contati, con le carte di credito o di debito, con gli strumenti di telepedaggio come Telepass o UnipolSai (qui vi abbiamo svelato una grossa novità sul Telepass). Nelle ultime ore, c’è una notizia che sta circolando con grande rapidità: presto diremo addio ai caselli? Vediamo insieme cosa sta succedendo..
In Europa, sta succedendo un qualcosa di veramente assurdo: se per le vacanze andate in altri Stati, attenzione a tutte le nuove regole. In Francia, ad esempio, le novità sono dietro l’angolo: nei nuovi bandi per l’aggiudicazione delle concessioni lo stato francese ha richiesto l’eliminazione delle barriere per il pedaggio. L’idea è quella di avere dei percorsi autostradali a flusso libero, quindi senza la presenza di caselli. Le autostrade non diventano ovviamente gratuite, ma per ridurre le emissioni di CO2, si vogliono inserire dei nuovi metodi per pagare.
Le barriere potrebbero ben presto sostituite da scanner che registreranno il passaggio dei veicoli (moto, auto, camion, inquadrando la targa). Gli automobilisti o i motociclisti, quindi, non dovranno più rallentare: basterà semplicemente entrare in autostrada e i sensori svolgeranno il compito. Nelle 72 ore successive, il guidatore dovrà poi pagare il pedaggio. Per chi vuole farlo attraverso il web, deve iscrivere la targa del veicolo sul sito www.sanef.com (c’è anche la lingua inglese) e poi può seguire due strade: o pagare direttamente il debito o richiedere un badge elettronico e aggiungere le proprie coordinate bancarie. Chi non vuole farlo sul web, può andare nelle tabaccherie che aderiranno all’iniziativa o nelle aree di servizio. Per chi è in possesso di Telepass, può stare tranquillo: l’autostrada francese riconosce automaticamente il dispositivo. I rivali UnipolMove e MooneyGo funzionano invece soltanto in Italia. Chi non pagherà l’autostrada entro le 72 ore, riceverà una sanzione. Chi ignora tutte le richieste, rischia poi una multa di 375 euro.
Cosa guida Valentino Rossi lontano dalle piste? Un modello che riflette il suo lato più…
Gli accessori per motociclisti più utilizzati in Italia riflettono un mix di sicurezza, comfort e…
Yamaha T-Max e Honda SH si contendono il mercato degli scooter, ma qual è il…
Matteo Salvini e la passione che non ha mai nascosto al pubblico: un lato meno…
Le novità di EICMA 2024 celebrano il meglio del motociclismo: modelli iconici, innovazioni elettriche e…
Un viaggio nei record di Marc Marquez in MotoGP, dalle sue vittorie ai primati che…