Preoccupazione al circuito di Zandvoort, per le condizioni meteo non proprio agibili causa condizioni meteo, cosa succede?
Questo è il fine settimana del Gran Premio d’Olanda, sulla pista di Zandvoort ma pare proprio che le condizioni meteo non siano favorevoli per i piloti che scenderanno in gara.
Mentre in Italia, le previsioni danno il ritorno di un bollente anticiclone africano che farà rialzare nuovamente le temperature, in Olanda la situazione è ben più diversa con i piloti delle squadre che sono anche alquanto preoccupati.
Sono a rischio infatti le prove libere, l’allarme è scattato già ieri sera e c’è questo forte dubbio causa raffiche di vento che causerebbero solamente problemi.
Il vento di Zandvoort
Quando le condizioni metereologiche non sono proprio perfette, i piloti non mostrano mai tranquillità all’interno delle monoposto. Tanti sono i rischi, le auto sono leggere e quando il vento soffia il pericolo è dietro la porta.
È ciò che sta accadendo in Olanda, a Zandvoort infatti il vento tocca raffiche di 80 km/h e le auto sono in gravi difficoltà ad effettuare le prove libere.
È stato consigliato ai protagonisti delle scuderia un approccio cauto, per valutare la situazione anche dei pneumatici e della pista e la relativa stabilizzazione delle vetture sulla superfice stradale.
Lando Norris preoccupato
C’è grande preoccupazione in Olanda anche per la pioggia, che potrebbe abbattersi nel paese e di conseguenza potrebbe anche limitare le prestazioni dei piloti per il Gran Premio al circuito di Zandvoort.
Questa pista è conosciuta proprio per il forte vento che tende a limitare le prestazioni dei piloti e uno dei protagonisti di questo Mondiale, Lando Norris della McLaren ha sottolineato questo problema: “Questo vento potrebbe essere molto insidioso per noi. Se 20-25 km/h di vento sono tanti, figuriamoci 80 km/h che si abbattono sulle vetture. Condiziona gravemente una corsa”.
L’alfiere della McLaren non nasconde la sua preoccupazione per le previsioni meteo non positive: “Se si prende una curva ad alta velocità e becchi una raffica di vento a 60-80 km/h non c’è niente che il pilota possa fare. Ti ritrovi in ghiaia o a muro”.
Il vento infatti tende a rallentare la velocità di una vettura, se ad esempio si viaggia sui 150 km/h, sul circuito l’auto rallenta causa l’aria che tende a fermare la prestazione del pilota limitandone la corsa.
Anche Oscar Piastri ha una sua considerazione: “Non sarà facile correre in queste condizioni, c’è il rischio di perdere il carico aerodinamico ed è come se corressimo in Formula 2”.