Quella della McLaren al GP d’Olanda è stata una prova di forza. Esulta Norris, ma fa riflettere il quarto posto di Oscar Piastri. Ed emerge un timore.
La McLaren ha dato una prova di forza a Zandvoort, nel corso del Gran Premio d’Olanda, con il successo incontrastato di Lando Norris. La scuderia inglese si è avvicinata moltissimo alla Red Bull nella classifica Costruttori, con un divario di soli 30 punti ora a dividere le due squadre.
In classifica Piloti invece è più ampio il margine tra Max Verstappen, primo a 295 punti, e lo stesso Norris a 225 punti. Ma il tre volte campione del mondo in carica, che ha vinto le ultime tre edizioni del campionato di Formula 1, non riesce a salire sul gradino più alto del podio dal 23 giugno. Successivamente la Red Bull non è più riuscita a vincere una gara.
I successi se li sono spartiti la Mercedes, con tre affermazioni (due del futuro ferrarista Lewis Hamilton ed una con George Russell) e proprio la McLaren, che ha vinto una volta con Piastri ed ora con Norris. E ben nota è la vicenda dell’ordine di scuderia nel GP d’Ungheria che vide Lando dovere cedere la prima posizione e la vittoria al compagno di scuderia.
La fortuna della Red Bull è che Verstappen sta riuscendo ogni volta a limitare i danni. Verstappen è uscito indenne da qualche incidente (del quale la responsabilità è stata tutta sua) e chiude comunque a podio o quanto meno ai margini. Questo gli consente di potere subire il minimo possibile di danni in termini di distacco subito. Da un po’ di tempo è la McLaren a risultare migliore per affidabilità e passo. Ma non mancano dei difetti.
Chi ha vinto il Gran Premio di Formula 1 di oggi?
Il GP d’Olanda l’ha vinto una McLaren più in palla di tutti, per l’appunto quella di Lando Norris. Ma già con la vicenda in Ungheria che aveva visto il team principal Andrea Stella ordinare a Norris di cedere la vittoria a Piastri si era visto che la squadra ha qualche pecca in comunicazione. Perché un pilota che si trova secondo in classifica Piloti dovrebbe essere avvantaggiato dalla sua squadra.
Questa mossa ha dato la sensazione che per la McLaren sia più importante centrare la vittoria in classifica costruttori. Nel nuovo millennio la McLaren non ha vinto nulla, se non il titolo Piloti con Lewis Hamilton nel 2008. Avvenne all’ultima curva dell’ultimo gran premio di quella stagione, ad Interlagos, in Brasile.
Il britannico beffò Felipe Massa. Invece l’ultimo campionato Costruttori per gli inglesi si ebbe nel 1998, quando al volante delle due monoposto c’erano Mika Hakkinen e David Coulthard. Adesso è forte la sensazione di potere tornare a vincere qualcosa, dopo un digiuno così lungo. E per la McLaren appare più realistico il titolo Costruttori. C’è bisogno del contributo sia di Norris che di Piastri in ciò.
La Red Bull invece sta facendo affidamento sul solo Verstappen, con Sergio Perez evidentemente incapace di fare meglio di così. Il messicano riesce a tagliare il traguardo sempre intorno alla settima posizione, nel migliore dei casi. Però nel GP d’Olanda a volare è stata la McLaren del solo Norris, mentre Oscar Piastri ha faticato non poco e ha chiuso in quarta piazza.
Questa cosa sembra avere una possibile spiegazione: la McLaren sembra faticare quando è dietro e deve superare chi sta davanti. È l’idea di Luigi Mazzola, che ha affrontato l’argomento a “Race Anatomy” su Sky Formula 1. Con la pista libera Piastri è sembrato comportarsi meglio, mentre Norris ha superato agevolmente Verstappen approfittando del deterioramento delle gomme di quest’ultimo. E poi è andato liscio sul velluto.