Gli anni ‘80 sono stati testimoni dell’introduzione sul mercato di numerosi modelli innovativi sotto il profilo tecnico ed estetico.
Quegli anni rappresentano un’epoca d’oro per le moto 125 stradali, un periodo in cui i giovani sedicenni hanno potuto sperimentare emozioni indimenticabili grazie a modelli innovativi e performanti.
Questo decennio ha visto la nascita di moto che non solo hanno segnato la storia del motociclismo ma hanno anche influenzato intere generazioni.
La Gilera RV 125, introdotta nel 1984, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel mondo delle moto 125 stradali. Con il suo motore raffreddato a liquido, l’emissione lamellare, il contralbero e le sei marce che permettevano di raggiungere i 19 cavalli di potenza e oltre 130 km/h di velocità massima, questa moto ha stabilito nuovi standard per il settore. La sua estetica moderna e accattivante, unita alle innovative soluzioni tecniche come la ruota anteriore da 16 pollici e l’anti-dive regolabile, l’hanno resa un modello di riferimento.
Oltre alla Gilera RV 125, gli anni ’80 hanno visto la presenza sul mercato di altre moto semi-artigianali come le Malanca bicilindrica, la Speciuma e le HRD. Queste moto offrivano prestazioni elevate ma spesso mancavano dell’affidabilità garantita dai grandi marchi. In questo contesto si distingueva anche la Garelli con la sua DSR 125 che dominava il mondiale della categoria nel biennio ’82-’83.
Aprilia è stata una delle case motociclistiche più innovative degli anni ’80. A due anni dalla presentazione della famosa RV ecco arrivare sul mercato modelli sempre più avanzati come la semicarinata KZ disegnata da Luciano Barravese con i suoi 24 cavalli di potenza che permettevano di raggiungere i 150 km/h. Ma è con modelli come l’Endurance del ’87 e soprattutto con la MX1 del ’88 che Aprilia si riprende definitivamente la leadership nella categoria delle 125 stradali grazie ai quasi 28 cavalli di potenza ed una velocità massima di ben156 km/h.
Le competizioni sono state il banco prova per molte innovazioni tecnologiche introdotte negli anni ’80. Il campionato sport production in particolare ha visto trionfare modelli come l’MX1 dell’Aprilia guidata da Jimmy Bozzi nell’89. Queste competizioni non solo confermavano le qualità tecniche dei vari modelli ma stimolavano anche lo sviluppo tecnologico applicabile poi ai modelli stradali.
Cagiva emerge negli anni ‘80 come uno dei principali competitor nel settore delle moto da corsa grazie a modelli iconici come l’Aletta Oro S1 del ’85 caratterizzata dall’impianto frenante Brembo serie Oro e dal primo indicatore digitale della marcia inserita. La successione dei modelli C9 fino alla C12R dimostra un continuo impegno nella ricerca della performance culminando con l’introduzione della Mito nei primissimi anni ‘90.
La Honda NSR rappresenta uno degli esempi più significativi dell’innovazione portata dagli anni ‘80 nel design e nella tecnologia applicata alle due ruote. Con una velocità massima che toccava i160 km/h ed una fluidità d’erogazione senza precedenti grazie alla valvola allo scarico RC Valve curata direttamente in Giappone dalle corse RC-30/RC-45; questa moto non solo era bella da vedere ma offriva anche prestazioni eccezionali.
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